Mariangela Pala
7 gennaio 2016
Porto Torres: calcio con i migranti, vince l’accoglienza
Il campo “Occone” di via Petronia ha ospitato martedì scorso una partita di calcio amichevole tra la squadra Allievi della Sgs Turritana e una rappresentativa di migranti ospitati nel centro di accoglienza di Li Lioni
PORTO TORRES - Il calcio per unire le distanze. Il campo “Occone” di via Petronia ha ospitato martedì scorso una partita di calcio amichevole tra la squadra Allievi della Sgs Turritana e una rappresentativa di migranti ospitati nel centro di accoglienza di Li Lioni. L’iniziativa organizzata dall’associazione “Giovani per un mondo unito” e dalla società sportiva giovanile Turritana, nasce con il sostegno della Figc provinciale, per far sentire la vicinanza della popolazione locale ai giovani migranti che hanno attraversato il deserto e fatto un viaggio spesso drammatico per arrivare nel nostro paese.
Una partita di calcio è il modo migliore per avvicinare ulteriormente due mondi lontani, ma che possono parlare la stessa lingua, quella universale dello sport. «Nelson Mandela diceva che il calcio è una lingua che parlano tutti i mondi, – ha detto il coordinatore tecnico della Sgs Turritana, Pierpaolo Montes – dietro il pallone corrono tutti allo stesso modo». La partita di martedì è però importante, per queste persone, per conoscere il territorio e soprattutto per sentirsi accolti dalla gente esterna. Iniziative che permettono loro di essere parte di un contesto comune.
«E’ la prima volta che si svolge un evento così importante a Porto Torres – ha aggiunto il coordinatore tecnico della Sgs Turritana – soprattutto perché giocano contro dei giovani turritani (16 anni), un’esperienza che li aiuta ad esprimere la loro vicinanza ai migranti imprimendo loro la cultura dell’ integrazione e socializzazione». La gara si è svolta all’insegna della solidarietà e dello sport, un buon test di prova per gli atleti di entrambe le squadre. «Sembrava di assistere ad una partita internazionale – ha concluso Montes - una squadra di africani contro un’altra di europei, abbastanza agonismo unito ad una bella gara». L’ epilogo della partita ha visto vincere i migranti per 3 a 1, ma in realtà sul campo ha vinto la solidarietà, la fratellanza e lo scambio di cultura.
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