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Mariangela Pala 25 gennaio 2016
Organo Controllo: mozione bocciata dalla maggioranza Wheeler
Respinta la mozione sottoscritta dalla minoranza per la costituzione della commissione consiliare permanente di “Controllo e Garanzia”. Un organo per consentire all’opposizione di dare un contributo con il proprio operato e facilitare l’accesso all’attività politico-amministrativa dell’Ente Comunale


PORTO TORRES - Respinta la mozione sottoscritta dalla minoranza per la costituzione della commissione consiliare permanente di “Controllo e Garanzia”. Un organo per consentire all’opposizione di dare un contributo con il proprio operato e facilitare l’accesso all’attività politico-amministrativa dell’Ente Comunale. Una questione in materia di legittimità e trasparenza sollevata dai consiglieri di minoranza (primo firmatario Massimo Cossu) constatato che la maggioranza pentastellata ha più volte auspicato, anche in sede di assemblea consiliare, il loro apporto collaborativo per il raggiungimento degli obiettivi politico-amministrativi a vantaggio della comunità.

In sintesi spiega il consigliere Cossu «Il Consiglio comunale potrà avvalersi della Commissione nell’esercizio di controllo politico-amministrativo, vigilando sulla tempestiva e regolare esecuzione dei programmi, delle delibere, delle mozioni e ordini del giorno approvati dalla stessa assemblea civica». Una funzione di impulso e garanzia sulla regolare osservanza e attuazione dei principi democratici previsti dalla legge, dallo statuto e dai Regolamenti. Tale richiesta, espressa con formale mozione in consiglio, è stata bocciata dalla maggioranza e dallo stesso sindaco, «a dispetto del rispetto della legge e della buona amministrazione tanto a voce decantata dagli amministratori», sbotta la minoranza.

La commissione permanente è stata confusa con la commissione d’inchiesta e la possibilità che la commissione di garanzia potesse vigilare sull’attività delle articolazioni istituzionali e amministrative tutte, quali gli Enti e le aziende controllate o partecipate del Comune nel rispetto delle normative d’appartenenza , non è stata condivisa dallo stesso sindaco che ha detto : «l’istituto di controllo si sa fa capo al segretario comunale e vi assicuro che la commissione d’inchiesta c’è per verificare le situazioni passate», e poi rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza afferma «chiunque di voi dovesse rilevare qualche irregolarità che si sta svolgendo in questo comune è autorizzato a chiedere una commissione di vigilanza o d’inchiesta».

Il consigliere Costantino Ligas approfitta per ricordare le insinuazioni fatte su fasebook dal Presidente del consiglio, la quale chiede di evitare di scendere in bassezze e di non utilizzare i social network come arma politica. «Invece di cercare nei cassetti che cosa hanno fatto gli altri, fate qualcosa voi che in 6 mesi non siete riusciti a far partire la scuola civica di musica. Nessuno vuole fare processi ma vi stiamo chiedendo di costituire un organo di controllo come segno di collaborazione». Luciano Mura spiega che «la commissione è istituita in tutti i comuni con oltre 15mila abitanti, un esempio di trasparenza e democrazia di cui tanto si è parlato in campagna elettorale ma che tanto poco è stato fatto». Mura rileva come tali parole siano state riprese dal sito di Beppe Grillo, dove si precisa che il M5S in tutti i comuni in cui si trova all’opposizione ha chiesto l’istituzione della commissione di garanzia, un organo diverso dalla commissione d’indagine.

«La commissione d’inchiesta prevista dal Regolamento comunale è un’altra cosa – sottolinea il consigliere Alessandro Carta - e sarebbe utile per indagare sui fatti denunciati dal Presidente del Consiglio in un post dove con parole gravi si accusano persone che hanno governato negli anni passati la città». Affermazioni pesanti secondo il consigliere Davide Tellini, quelle scritte dal Presidente, Loredana De Marco «Andate contro una mozione sulla trasparenza voi che siete i paladini della giustizia gettando fango su chi ha amministrato prima di voi. Allora presidente ci spieghi quali sono “i gruppi di potere che per decenni hanno spadroneggiato e saccheggiato la città” determinando con le proprie politiche il malessere di questa comunità”». Tellini chiede che si facciano nomi e cognomi dei responsabili di tali situazioni.

Il primo firmatario della mozione, Cossu si ritiene preoccupato su quanto espresso e rivolgendosi alla De Marco afferma «a questo punto potrei chiedere di istituire una commissione di indagine e magari lei potrebbe fare il Presidente». Il consigliere Massimiliano Ledda ritiene che le autorità competenti debbano indagare sulle accuse fatte pubblicamente dalla presidente De Marco «farò personalmente una denuncia ai Carabinieri su quanto scritto su facebook e chiederò di sentire la stessa presidente per verificare questi atti denunciati». Contro tutte le richieste della minoranza il capogruppo di maggioranza Paola Conticelli conferma la disapprovazione della mozione: «Bisogna considerare le specificità dei comuni e, in questo comune, quella commissione non è necessaria perché esiste la settima commissione che si può convocare in tali casi».
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