M. P.
5 febbraio 2016
Porto Torres, Residenze sanitarie: contributi da rimodulare
Rimodulare i contributi per sostenere un numero maggiore di anziani non autosufficienti, ospitati nelle strutture residenziali extraospedaliere
PORTO TORRES - Rimodulare i contributi per sostenere un numero maggiore di anziani non autosufficienti, ospitati nelle strutture residenziali extraospedaliere. E' l'indirizzo deciso dall'amministrazione comunale, che ha chiesto ai Servizi sociali di varare nuove linee operative per l'inserimento nelle Residenze sanitarie assistenziali, tenendo conto della situazione economica dei beneficiari.
Ai Servizi sociali il compito di applicare il criterio di maggiore equità disponendo che il beneficiario compartecipi al pagamento delle quote se la situazione economica lo permette. Le linee operative sono state già preparate dalla struttura comunale, la quale per ogni singolo caso dovrà valutare il reddito del nucleo familiare prima di erogare il contributo. «Il Comune può aiutare chi autonomamente non è in grado di coprire tutta la retta, integrando la differenza», ha detto l’assessore ai Servizi sociali, Sebastiano Sassu.
Le Residenze sanitarie assistenziali sono strutture extraospedaliere finalizzate a fornire accoglienza, prestazioni sanitarie, trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica. Si rivolgono agli utenti che necessitano di un’assistenza sanitaria e riabilitativa continua ma non tale da consentire il ricovero ospedaliero. «È un servizio indispensabile. Il nostro dovere di amministratori deve essere quello di fornire aiuto a questa fascia di utenti che usufruisce delle Rsa, ma con forme di sostegno che siano giuste – conclude Sebastiano Sassu – e che permettano di ottimizzare la distribuzione delle nostre risorse economiche, soprattutto in un momento così difficile per la nostra comunità».
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