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Mariangela Pala 17 febbraio 2016
Vendita Versalis: protesta operai di Porto Torres sulla 131
Traffico bloccato per qualche minuto all’altezza della rotatoria di Li Punti, sulla ex strada statale 131, a causa dei blocchi organizzati dai sindacati provinciali Filctem-Cgil, Femca-Cis,Uiltec-Uil e dai dipendenti diretti del petrolchimico dell’Eni che protestano contro la vendita di Versalis al fondo Sk Capital


PORTO TORRES - Traffico bloccato per qualche minuto all’altezza della rotatoria di Li Punti, dalle 11 di stamani, alle porte di Porto Torres, sulla ex strada statale 131, a causa dei blocchi organizzati dai sindacati provinciali Filctem-Cgil, Femca-Cis,Uiltec-Uil e dai dipendenti diretti del petrolchimico dell’Eni che protestano contro la vendita di Versalis al fondo Sk Capital e le conseguenze che la decisione assunta dall'Eni determinerà sul futuro della chimica verde.

La misura è colma, la vertenza Versalis non può attendere ancora risposte dall’alto che non arrivano. I lavoratori chiedono solidarietà dalle istituzioni locali perché facciano pressione su Governo e Regione, ma non solo. I sindaci devono lottare al loro fianco in una battaglia che riconosca il ruolo economico di un territorio che non può essere considerato solo come un limone da spremere, per impedire che dopo la chimica chiuda anche la città.

«Chiederemo ai sindaci di prendere una posizione molto forte perché abbiamo bisogno di una spinta politica per risvegliare Governo e Regione», dichiara il segretario della Uiltec-Uil Sassari, Giovanni Tavera puntando il dito su Eni e il Presidente della Regione. «Pigliaru ha preso degli impegni e non sono stati rispettati, nessuna richiesta all’ad di Eni De Scalzi e al Governo e il 10 febbraio all’assemblea nazionale non ha mandato nessuno», accusa Tavera. Il corteo partito dal petrolchimico si è fermato al municipio per un incontro con il sindaco in quel momemnto occupato.

«Ci hanno detto che il primo cittadino aveva una riunione con l’Autorità portuale e gli abbiamo chiesto di venire qui, ha detto che sarebbe arrivato ma sono passati 20 minuti, - ha affermato il segretario Filctem-Cgil, Massimiliano Muretti – se davvero è interessato venga a parlare con noi». Al primo cittadino incontrato in seguito i sindacati hanno chiesto la sua presenza alla manifestazione organizzata in concomitanza con lo sciopero di venerdì 19 febbraio. «Chiederemo ai sindaci di venire loro da noi - afferma il segretario provinciale Femca-Cisl, Luca Velluto - e di farsi promotori della nostra vertenza».

Il giorno dello sciopero generale, ci sarà un incontro dei sindaci del territorio (Sassari, Alghero e Porto Torres) sull’area metropolitana. «Chiederemo che l’iniziativa si faccia a Porto Torres - hanno detto i segretari territoriali - per solidarietà con la nostra vertenza, sarebbe singolare non spostare l’incontro qui». Una vertenza che ancora aspetta una soluzione ed è legata a doppio filo alle decisioni che nelle prossime settimane il governo prenderà nei confronti della Sardegna. Sia per quello che riguarda il costo dell’energia, sia per le scelte strategiche sull’industria.


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