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Mariangela Pala 9 marzo 2016
Porto Torres: Tentata truffa all’edicolante Riu
Una telefonata ricevuta poco prima della chiusura da un uomo che si è spacciato per operatore della Sisal, aveva lo scopo di allineare i dati e aggiornare il software, attraverso alcune manovre sul terminale dell’edicola di piazza Colombo


PORTO TORRES - Una telefonata ricevuta, ieri in tarda mattinata poco prima della chiusura, da un uomo che si è spacciato per operatore della Sisal, aveva lo scopo di allineare i dati e aggiornare il software, attraverso alcune manovre sul terminale dell’edicola di piazza Colombo, che viene usato per le ricariche telefoniche, bancarie, pagamento di bollette e giocate del Superenalotto. Dall’altra parte del filo una voce gentile e competente, a conoscenza dei meccanismi e delle procedure: niente che facesse presagire il raggiro.

«Mi è arrivata una chiamata al cellulare da un numero privato - racconta il titolare dell’edicola Emanuele Riu - dichiarando che avevo fatto, sbagliando, un doppio versamento a favore della Sisal, e quindi si scusavano dicendo di controllare gli estratti conto del terminale di cui conoscevano bene il numero, perchè avevo diritto al rimborso». Inizialmente avevano convinto il titolare Riu che la Sisal in maniera errata gli aveva fatto versare un estratto conto in più del dovuto.

«Il dubbio mi è venuto quando mi ha consigliato tre tipologie di versamenti per stornare il conto tra cui un bonifico e la ricarica di una postepay, - prosegue Riu – allora ho capito dalla voce che tremava che c’era qualcosa di strano». Il falso operatore aveva infatti fornito il numero della carta postepay per effettuare un versamento da 1000 euro promettendo che sarebbe stato stornato. Niente di più falso. «Ho capito tutto questa è una truffa» risponde a quel punto il titolare dell’edicola.

La conferma è arrivata poco dopo dalla gestione clienti della Sisal, che spiegava che la ricarica delle tessere Postepay può essere effettuata da chiunque anche senza il corretto codice fiscale del titolare. Tali tentativi vengono effettuati mediante comunicazioni telefoniche nelle quali si chiede al ricevitore di verificare presunte anomalie su borderò e sui conteggi del servizio carte Postepay, con lo scopo di far accreditare al ricevitore somme di denaro sui numeri della carta.


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