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Mariangela Pala 15 marzo 2016
Porto Torres: Monumenti Aperti presenta il tesoro di una Necropoli
I resti di una Necropoli orientale dell’antica colonia di Turris Libisonis rinvenuti nel 2003 in via Libio inseriti fra i monumenti fruibili e visitabili nelle date del 21 e 22 maggio, giornate dedicate alla manifestazione di Monumenti aperti 2016


PORTO TORRES - Tombe decorate con intonaci dipinti all’interno dei riquadri raffiguranti gare di bighe e quadribighe del circo di Turris Libisonis. Sono i resti di una Necropoli orientale dell’antica colonia di Turris Libisonis rinvenuti nel 2003 durante la costruzione di un edificio privato di proprietà Bruzzi, situato in via Libio, inseriti fra i monumenti fruibili e visitabili nelle date del 21 e 22 maggio, giornate dedicate alla manifestazione di Monumenti aperti 2016.

«L’area archeologica di via Libio - ha annunciato l’assessore alla cultura Antonella Palmas - rappresenta una preziosa novità tra i siti che per la prima volta verranno aperti al pubblico in occasione dell’evento di maggio». Ad integrazione dei siti dell’anno scorso proposti nella riunione preliminare, sono stati inseriti dall'amministrazione comunale ulteriori due siti, il Planetarium dell'Istituto Paglietti e il Nuraghe Nieddu, quest'ultimo con riserva in attesa delle autorizzazioni.

I monumenti ipogei rinvenuti tra via Libio e via Ponte Romano sono costituiti da tombe ad arcosolio, una non ancora indagata, mentre la seconda, parzialmente scavata dalla Soprintendenza, conteneva a corredo del defunto materiali fittili (ceramiche) e monili consistenti in orecchini d’oro. Struttura ed oggetti tuttora in fase di studio per i quali ancora non è stato individuato il periodo di appartenenza. Si tratta di tombe ipogeiche caratterizzate da un atrio con ai lati alcuni archi scavati nella roccia, alla base dei quali le sepolture ad inumazione plurima, appartenenti a nuclei familiari. Sotto la piazza Umberto I in corrispondenza degli uffici tecnici comunali erano state portate alla luce 180 tombe risalenti al III secolo dopo Cristo, ancora non fruibili.

«Il complesso funerario di via Libio rappresenta una scoperta importante - ha sottolineato l’assistente tecnico scientifico della Soprintendenza, Franco Satta – un progetto frutto della collaborazione tra il privato e la Soprintendenza archeologica della Sardegna che a partire dal 21 marzo avvierà le attività di scavo e restauro per rendere fruibile al pubblico il sito». La scoperta del monumento funerario è resa ancora più preziosa per la posizione in cui è collocata, nel centro storico cittadino, in prossimità di corso Vittorio Emanuele che segna il confine tra la Necropoli e la città antica e perciò resa facilmente fruibile. I giovani imprenditori, Ico e Marco Bruzzi, proprietari dell’immobile, hanno dato piena disponibilità alla realizzazione di un’Area museale aperta al pubblico, all’interno della quale realizzare seminari, mostre e iniziative culturali anche per le scuole.


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