Mariangela Pala
25 marzo 2016
De Marco: «dal Psd’Az solo livore nei miei confronti»
Replica del Presedente del Consiglio comunale, Loredana De Marco alle vibrate accuse mosse dal direttivo del Partito sardo d’Azione
PORTO TORRES - «La dirigenza del Psd'Az, partito che per vent'anni ha governato a più riprese questa città e dove militano persone che hanno ricoperto ruoli istituzionali per lunghissimi periodi, vuole impedirmi di svolgere il mio compito fino in fondo». Replica così il Presedente del Consiglio comunale, Loredana De Marco alle vibrate accuse mosse dal direttivo del Partito sardo d’Azione sul suo atteggiamento giudicato irrispettoso nei confronti della massima assise cittadina, «per il continuo sovrapporsi a ruoli non suoi».
«Dicono che non sarei dovuta intervenire durante la riunione istituzionale che si è svolta a margine della manifestazione per difendere i lavoratori a Cagliari. Sostengono che in qualità di Presidente del Consiglio, - prosegue De Marco - presente in rappresentanza di tutto il Consiglio comunale, e non dell'amministrazione comunale, non avrei, a loro avviso, dovuto parlare per difendere i cittadini dalla possibile perdita del posto di lavoro».
La Presidente del Consiglio spiega che in quella riunione è intervenuta a nome di tutti i consiglieri «per esprimere una posizione unitaria in favore delle tante persone che stanno subendo gli effetti del disimpegno di Eni. L'ho fatto e lo rifarei altre mille volte. Porto Torres va difesa».
Al direttivo del Psd'Az, la presidente dell’assemblea consiliare, ricorda che «l'articolo 16 dello Statuto comunale sostiene che “il Presidente rappresenta il Consiglio comunale e ne è l'oratore ufficiale”, oltre ad essere la seconda carica istituzionale cittadina» e sottolinea come «a quella manifestazione ho portato la solidarietà della città, e l'ho fatto assieme a un consigliere di maggioranza, Giuliano Velluto, e a uno di minoranza, Luciano Mura, che ringrazio per la loro sensibilità». Incomprensibile per la De Marco resta, invece «la livorosa presa di posizione nei miei confronti da parte del direttivo del partito sardista, smentita chiaramente dai fatti e dai riferimenti normativi».
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