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A.B. 21 aprile 2016
Ventidue contenitori per la raccolta indumenti usati
Tra qualche giorno, faranno la loro comparsa ad Oristano i contenitori gialli per la raccolta degni indumenti usati


ORISTANO - Tra qualche giorno, faranno la loro comparsa ad Oristano i contenitori per la raccolta degni indumenti usati. «È un nuovo servizio che mettiamo a disposizione dei cittadini – spiegano il sindaco Guido Tendas e l’assessore comunale al Decoro urbano Efisio Sanna - Abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, tendaggi scarpe, borse, cinture ed altri accessori di abbigliamento che prima finivano nel secco indifferenziato, d’ora in avanti potranno essere depositati nei ventidue contenitori che saranno posizionati in vari punti della città. Nel posizionamento abbiamo cercato di coprire tutti i quartieri e le frazioni». I ventidue contenitori stradali saranno facilmente riconoscibili, gialli, sufficientemente grandi (1,25metri per lato e 2,2metri d'altezza) per contenere buoni quantitativi di indumenti usati, saranno dotati delle indicazioni delle tipologie dei rifiuti da conferire e delle istruzioni di funzionamento.

«I cittadini continueranno ad avere la possibilità di conferire gli indumenti usati anche con le vecchie modalità: ritiro a chiamata e conferimento presso l’Ecocentro di Via Oslo e negli Ecocentri mobili – osserva Sanna - Il nuovo sistema di raccolta degli indumenti peraltro non vuole sostituire le altre forme. Rimane intatta, per chiunque, infatti, la possibilità di donare indumenti a fini sociali e umanitari con donazioni dirette alle parrocchie o enti di beneficienza. Grazie alla raccolta stradale contiamo di incrementare il quantitativo di questi rifiuti, migliorando ulteriormente la raccolta differenziata. Secondo le statistiche in Italia la raccolta differenziata del tessile ha un potenziale di sviluppo compreso tra i 3 e i 5chili annui per abitante (lo 0,9percento del totale della raccolta differenziata). Nel 2013, in Italia sono state raccolte 111mila tonnellate su un potenziale di 240mila. A Oristano, nel 2014, sono state raccolte 10,49tonnellate di indumenti usati. Nel 2015, il dato è quasi triplicato, toccando 29,305tonnellate, con una produzione annua pro capite di poco inferiore al chilo, al di sotto del potenziale e alla media italiana di 1,8chili».

A livello nazionale, il 42,10percento dei materiali viene utilizzato come materia prima e seconda, il 15,45percento di scarpe ed abbigliamento viene riutilizzato, il 41,19percento viene riutilizzato nelle condizioni in cui si trova. Altri materiali (plastiche e carta) sono recuperati all’1,26percento. I materiali riutilizzabili, circa il 66percento (abbigliamento ed accessori abbigliamento), vengono selezionati ed igienizzati con macchinari a luci ultraviolette per abbattere la carica batterica. I materiali da riciclare sono suddivisi in base alla fibre che li compongono. Il cotone viene tagliato per trasformarlo in pezzame per l’industria, la lana dopo vari trattamenti viene trasformata in batuffoli colorati pronti ad essere rifilati, altri materiali misti vengono trattai e triturati per farne imbottiture industriali, pannelli isolanti, feltri e materassi. L’avvio del nuovo servizio, a cura della Serdan Tess (società bresciana con base operativa a Santa Giusta, iscritta al Consorzio Nazionale Abiti Usati) non comporterà costi a carico del Comune, che anzi sarà remunerato con un compenso di 5centesimi per ogni chilogrammo raccolto. La Serdan Tess provvederà allo svuotamento settimanale dei contenitori stradali ed alla raccolta dei rifiuti tessili che saranno portati in una piattaforma di primo stoccaggio per le operazioni di raccolta, pesatura e stoccaggio e successivo trasporto presso i centri autorizzati.
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