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Red 14 maggio 2016
Pesca, sequestri e sanzioni a Olbia
Raffica di multe a ristoratori e pescatori sportivi. Nelle scorse settimane, il personale dipendente dalla Capitaneria di Porto ha concentrato nuovamente la propria attenzione sulla filiera ittica


OLBIA - Proseguono i controlli della Guardia Costiera sulla filiera della pesca anche in questi giorni di festa patronale per la città di Olbia. Nelle scorse settimane, il personale dipendente dalla Capitaneria di Porto ha concentrato nuovamente la propria attenzione sulla filiera ittica ed in particolar modo sul commercio dei molluschi bivalvi proprio in vista dell’imminente festività cittadina. Anche in questo caso i risultati conseguiti sono di assoluto rilievo.

Nei controlli effettuati sul litorale e presso i ristoranti della città di Olbia sono stati rinvenuti quantitativi notevoli di prodotti ittici non tracciati, scaduti e di provenienza illecita. Nell’ultimo periodo durante i normali controlli sulla filiera sono stati sequestrati circa 170 chili di Tonno Rosso proveniente dalla Grecia senza la prevista documentazione presso un centro di spedizione di Olbia. L’esercente è stato sanzionato per un totale di 4.000 euro ed il prodotto ittico, dopo essere stato ispezionato dalla locale Asl, donato in beneficenza alla Comunità Arcobaleno di Don Andra Raffatellu.

Successivamente in un ristorante di Viale Aldo Moro sono stati rinvenuti circa 9 kg di Arselle senza rintracciabilità e tracciabilità unitamente a 3 kg di tartufi, 1 kg di polpa di ricci e a 9 kg di prodotti ittici più Aragoste e Capre di Mare anch’essi senza documenti di tracciabilità, congelati senza le previste autorizzazioni sanitarie. Pertanto congiuntamente alla Asl di Olbia è stato elevato un verbale amministrativo di 3.500 euro e si è proceduto al sequestro del prodotto ittico per un totale di circa 37 chili.

Mentre ieri sono stati colti in flagranza due pescatori sportivi che dopo aver raccolto circa 4 chili di arselle nella zona di Poltu Quatu hanno venduto il prodotto ad un ristorante in Via Roma. Il personale della Guardia Costiera di Olbia, con il supporto di una pattuglia dei Carabinieri, è prontamente intervenuto per sequestrare il prodotto ittico privo di qualsivoglia tracciabilità e profilassi sanitaria procedendo alla verbalizzazione a carico del titolare dell’esercizio, per un totale di 1.500 euro, con relativo sequestro amministrativo, la cui convalida, è stata richiesta al Comune, competente ad irrogare le sanzioni in materia di tracciabilità.

Inoltre sono stati sanzionati i due pescatori per un totale di 2.000 euro a testa per vendita di prodotto ittico proveniente da pesca sportiva. Le arselle sono un prodotto molto comune e ricercato sul mercato e purtroppo divengono oggetto di una pesca intensa favorita anche dalla consistente presenza della specie nelle acque del golfo di Olbia. E’ chiaro il danno che ne deriva ai pescatori professionisti in regola ed il pericolo per la salute pubblica che consegue dall’introduzione di prodotto ittico di dubbia provenienza e non stabulato sulle tavole degli avventori olbiesi.


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