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Red 16 maggio 2016
Bilancio sociale e Plus, Arru a Terralba
«Siete una palestra di democrazia, un modello che va esportato, per l´integrazione e la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nelle politiche socio-sanitarie»


ORISTANO - «Siete una palestra di democrazia, un modello che va esportato, per l'integrazione e la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nelle politiche socio-sanitarie». Lo ha detto l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che oggi ha partecipato alla presentazione del Bilancio sociale del Plus di Ales-Terralba. Dopo aver seguito l'illustrazione dei progetti portati avanti e ascoltato le testimonianze degli operatori sociali, Arru ha ricordato la delibera di Giunta, con interventi per oltre 350 milioni, approvata nelle scorse settimane: «Le risorse non mancano - ha detto l'assessore - ma la cosa più importante è il metodo adottato, quello dell'integrazione tra azioni di diversi Assessorati. In tutti i settori, abbiamo difficoltà a far capire che lavorare insieme è fondamentale. Se ci sono tante risorse, ma le cose non vanno nel modo giusto, significa che dobbiamo cambiare e rendere efficiente un sistema che costa ai Sardi oltre tre miliardi e trecento milioni».

L’assessore ha fatto, poi, un rapido passaggio sulla riforma della Rete ospedaliera: «Mi dicono che vogliono chiudere gli ospedali e questo non è vero. Io voglio un modello di assistenza ospedaliera diversa, che si basa sui dati. Non accetto un sistema, come quello del passato, legato al codice di avviamento postale del politico di turno, che determina la nascita di ospedali e servizi. Abbiamo 29 ospedali e, nonostante ciò, un preoccupante grado di insoddisfazione: significa che c’è qualcosa che non torna. Dobbiamo avere il coraggio di dire che non serve più il modello di sanità che abbiamo avuto fino adesso».

«In questo territorio, grazie all'impegno dei nostri operatori e al forte lavoro di rete fra i servizi sociali e sanitari – ha spiegato il Commissario della Asl 5 di Oristano Maria Giovanna Porcu – siamo riusciti a far partire delle azioni assolutamente innovative. Ne è un esempio il progetto pilota “Vita indipendente”, mirato all'inclusione sociale di persone con disabilità psichica o fisica che, per riconquistare la propria indipendenza, oggi hanno al possibilità di condividere un appartamento e svolgere dei tirocini formativi presso aziende agricole o artigiane. L'ADIP (Assistenza Domiciliare Integrata Plus), servizio rivolto alla popolazione anziana, non autosufficiente e fragile, permette di erogare prestazioni di natura sanitaria e socio-assistenziale a domicilio, in collaborazione con il personale della Asl 5 di Oristano. Abbiamo in cantiere altri progetti, come quelli mirati al sostegno alle donne vittime di violenza ed al rafforzamento del PUA (Punto Unico d'accesso)».


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