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A.B. 21 maggio 2016
Oristano chiede il riconoscimento della sua Rete urbana
Il sindaco Guido Tendas ha inviato una lettera agli assessori regionali agli Enti locali Cristiano Erriu, alla Programmazione Raffaele Paci ed all’Agricoltura Elisabetta Falchi


ORISTANO - «La Rete urbana di Oristano deve essere pienamente riconosciuta al fine di poter costituire un Gal e partecipare ai bandi riservati». Lo chiede il sindaco di Guido Tendas alla Regione Autonoma della Sardegna, con una lettera inviata agli assessori agli Enti locali Cristiano Erriu, alla Programmazione Raffaele Paci ed all’Agricoltura Elisabetta Falchi.

«Rispettando i termini fissati dalla legge regionale di riforma degli enti locali – scrive Tendas a nome di tutti i primi cittadini della Rete urbana - Oristano, unica tra le città medie della Sardegna, in accordo con altri undici Comuni (Cabras, Riola Sardo, Baratili San Pietro, Narbolia, San Vero Milis, Zerfaliu, Ollastra, Siapiccia, Allai, Siamaggiore, Solarussa) ha proposto all’Assessorato agli Enti locali la costituzione della Rete Urbana di Oristano. Inoltre, come prevede la stessa legge di riforma, la costituenda Rete Urbana intende proporsi per promuovere un partenariato pubblico/privato per la costituzione di un Gal e partecipare al bando attualmente aperto per la selezione dei Gal e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo». Il bando prevede che, per la loro costituzione, i Gal siano composto da una o più Unioni di Comuni e quindi anche la Rete Urbana, che di fatto è un'Unione di Comuni.

Il problema nasce dal richiamo del bando alle regole di aggregazione, che stabiliscono che debba essere garantita la contiguità territoriale dei Comuni “eleggibili” (ossia quelli ammissibili per le regole comunitarie dei Gal). Nel caso specifico, la rete urbana di Oristano, cosi come attualmente configurata, non sarebbe ammissibile in relazione al bando Gal per via della discontinuità territoriale tra i Comuni del Sinis e quelli della valle del Tirso generata da Oristano, che non è tra i comuni beneficiari dei Gal. «Chiediamo – conclude il sindaco Tendas – che l’interpretazione dell’espressione “contiguità territoriale” sia riferita all’appartenenza degli stessi Comuni alla medesima Unione, intesa come realtà amministrativa unitaria, per il raggiungimento di scopi istituzionali, tra i quali quello di condividere una strategia d’area omogenea e, in questo caso, partecipare anche ad un bando Gal».


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