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S.A. 24 maggio 2016
«Piste ciclabili, su viale Dante ipotesi aperte»
Durante l´incontro con la cittadinanza è stato spiegato che i lavori resteranno sospesi sino alla conclusione delle opere nel resto della città. Seguirano altri incontri pubblici


SASSARI – Il sindaco di Sassari Nicola Sanna ieri sera, nel salone parrocchiale della chiesa di San Paolo, ha voluto ripercorrere la storia delle piste ciclabili in fase di realizzazione a Sassari in questi mesi e molto contestate da una parte della cittadinanza e degli esercenti commerciali. Una riunione convocata dall'amministrazione, con la partecipazione della cittadinanza, per spiegare e analizzare i diversi aspetti tecnici e operativi relativi ai lavori in corso in città e il progetto di intervento su viale Dante. Accanto al sindaco anche l'assessore alla Mobilità Antonio Piu e il progettista delle piste ciclabili Manuel Marotto. Intanto è arrivato dal sindaco l'annuncio che «i lavori su viale Dante saranno sospesi sino alla conclusione dei lavori ancora in corso nel resto della città e che proseguiranno le valutazioni della giunta su ipotesi progettuali alternative».

E il primo cittadino ha voluto ricordare quanto previsto dal Puc pubblicato sul Buras a dicembre 2014 in cui si parla di sei tipologie di percorsi ciclopedonali. Il primo in affiancamento alle linee metrotramviarie esistenti, un secondo integrato nelle sezioni tipo delle strade locali di nuova progettazioni, un terzo inserito nella rete primaria che collega l'area vasta, un quarto nell'asse parco che dall'Eba Giara congiunge Ottava e San Giovanni, un quinto extraurbano all'interno della viabilità storica. A questi si aggiunge un sesto nelle strade principali e secondarie, all'interno della città compatta con la previsione di realizzare piste ciclabili sui marciapiedi ampi o con l'eliminazione di parcheggi lungo la strada, con il vantaggio ulteriore di fluidificare il traffico. Su questo punto – ha ricordato ancora il sindaco – il Puc parla anche di un tracciato per gli studenti e i professori che colleghi le facoltà universitarie, le biblioteche e le case dello studente, quindi i musei e i monumenti della città.

Il primo cittadino quindi ha fatto presente che l'amministrazione ha già sanzionato le ditte ritardatarie e ora vuole andare incontro ai commercianti che hanno subito questi ritardi. Intendiamo applicare il comma 86 dell'articolo della legge finanziaria del 1995 – ha detto – che prevede agevolazioni sui tributi comunali per i commercianti che hanno visto preclusi alcuni tratti di strada a causa dei lavori che si sono protratti per più di sei mesi». A dare le spiegazioni tecniche adottate su viale Dante è stato il progettista Manuel Marotto. Quattro le ipotesi vagliate attentamente, è stato detto. Dalla prima che prevedeva due corsie ciclabili accanto allo spartitraffico centrale ma che, a ben vedere, avrebbero ristretto troppo la corsia impedendo il passaggio degli autobus e messo a rischio la sicurezza dei ciclisti.

Quindi ancora una seconda, con una pista a destra o sinistra del viale che avrebbe, però, eliminato un’intera fila di parcheggi, compresi quelli per disabili e gli stalli di carico e scarico merci, per i tassisti in una zona dove gravita solo una struttura interrata di parcheggi. Questa scelta non avrebbe consentito la realizzazione di nuove postazioni di parcheggio a distanze compatibili con le necessità dei portatori di handicap, e avrebbe comportato anche l’eliminazione degli stalli per il carico e scarico merci, con impossibilità di rilasciare nuove autorizzazioni a distanze utili per il regolare svolgimento delle attività economiche presenti su viale Dante.

Quindi ancora una terza ipotesi di una pista in via Diaz o in via IV Novembre che avrebbe, anche qui, eliminato i parcheggi già presenti. Nella prima via si sarebbe passati da 128 a 77 posti e nell'altra via da 104 a 64. Infine quella su viale Dante con un percorso interno all’isola pedonale, di minor impatto sulla sosta e sulla circolazione stradale e più sicura per i ciclisti, che conserverà le alberature presenti e creerà una corsia centrale interna al giardino esistente che passerà da 140 a 250 centimetri di larghezza. Si tratta di una variante, approvata con delibera di giunta il 12 aprile scorso, che è stata ritenuta la migliore anche se non l’unica praticabile. Sarà aumentato di poco l'attuale selciato, saranno spostate lateralmente le panchine in ferro presenti negli slarghi per consentire un uso promiscuo, cioè ciclopedonale. E ancora saranno ridotti gli incroci a raso che passeranno da sette a tre e ridurranno il rischio di incidenti, consentiranno di prolungare il viale, le aree soste e il verde, sarà abbattuta la cabina dell'Enel e l'amministrazione ha dato disponibilità a sostenere le spese per lo spostamento dell'edicola presente nell'area giardino.


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