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A.B. 4 giugno 2016
Sardegna Rally Race: tris per De Soultrait
Nella prima giornata del Goldentyre, la grande rivelazione è il pilota della Yamaha, che centra per tre volte il primo posto


BUDONI - È tutto nel magico primo anello del Goldentyre Sardegna Rally Race. Le rive del mare di Budoni, aria salubre e che invita a godersi la vita, le vallate che esplodono di verde nella più lunga primavera che la storia dell’Isola ricordi, e la montagna da cui lanciare viste mozzafiato che attraversano il Tirreno per atterrare in “Continente”. Il giro del Mondo? No, è solo il fantastico tour della prima tappa del Goldentyre Sardegna Rally Race, 285chilometri di fuoristrada doc, con le due prove speciali di Coiluna e degli Altipiani, 70 e 100chilometri rispettivamente. Dopo l’aperitivo del Prologo è la prima, complessa tappa del Rally organizzato da Bike Village, terza prova del Mondiale Cross-Country Rally. Il risultato della prima giornata di gara parla chiaro: il Goldentyre Sardegna Rally Race ha il suo pilota-rivelazione ed il Mondiale Rally-Raid un sicuro astro nascente. Si tratta del 27enne Xavier De Soultrait, che in un solo giorno è balzato agli onori della cronaca per aver centrato un exploit piuttosto insolito. Infatti, il francese ha vinto entrambe le prove speciali del giorno, di conseguenza la prima tappa del Rally, e sale al comando della corsa come primo leader.

Tappa non facile, nessuna del rally italiano lo è mai stata, tuttavia molto apprezzata perché pensata per rappresentare degnamente l’inizio dell’avventura. Parola di Alessandro Botturi, ottavo e in pieno recupero dopo l’infortunio dakariano al polso destro, di Juan Pedrero, l’ufficiale Sherco secondo in classifica che ama il Rally si addice particolarmente alla sua statura agonistica e fisica, o di Adrien Beveren, il Re dell’Enduro del Nord, sesto assoluto, che ammette di avere avuto qualche difficoltà l’anno scorso al debutto, ma che ora riesce ad esprimersi ad alti livelli anche all’Università della Navigazione. Perplesso il tracciatore di Bike Village, che ipotizzava un inizio più duro di quanto i piloti abbiamo dimostrato di patire. È una conseguenza dell’altissimo livello tecnico e di preparazione dei partecipanti, unanimi nel considerare la prima tappa come lo scorcio ideale del Rally al suo inizio. Lo spiega meglio Armand Monleon, terzo alle spalle di De Soultrait e di Pedrero al termine del primo giorno di corsa. «Tappa bellissima. Ha avuto l’impagabile pregio di essere progressiva nell’impegno e molto varia. Navigazione giusta, non difficile, ma con qualche esame di ammissione, piste dure e guidate, alternate però a tratti più scorrevoli, rapidi e panoramici. Bella. Davvero una bella tappa».

Il Rally, dunque, già al primo giorno ha presentato le sue credenziali migliori. C’è tensione. Buona tensione. Viene voglia di far bene, di dimostrare di essere all’altezza dell’importanza dell’impegno mediterraneo. Ma c’è anche una grande paura di sbagliare. Il segreto è rimanere concentrati, e non eccedere nell’entusiasmo. Lo dice il portoghese Helder Rodrigues, un campione del mondo che ama il Sardegna e che giudica necessario prendere bene le misure del Rally. Il risultato? Per ora Rodrigues è quarto, ma consiglia i suoi colleghi di prestare attenzione più alla navigazione, allo stato dell’arte nel Rally dell’Isola, che ai fogli delle classifiche. Almeno per i primi giorni. Navigazione, difficoltà, classifiche. Ma c’è chi deve stare particolarmente attento anche al terreno. È il caso dei fuoriclasse protagonisti della grande sfida dei Quad, Ignacio Casale e di Rafal Sonik, cinquant'anni oggi, che viaggiano nell’ordine intorno alla 20esima posizione della generale. Per le piccole ruote dei quadricicli, infatti, le piste sarde sono ancora più complicate. Via la prima, ecco l’altra, la seconda tappa del Goldentyre Sardegna Rally Race. In linea, 266chilometri, ancora due settori selettivi. Da Budoni all’incredibile santuario di Sa Itria, per un’altra dura giornata di gara ma anche per un’indimenticabile notte sotto le stelle.

Classifica Assoluta (dopo seconda tappa): 1) De Soultrait (Yamaha 450) in 2h54'35”64; 2) Pedrero (Sherco 450) a 2'48”77; 3) Monleon Hernandez (Husqvarna 450) a 2'52”55; 4) Rodrigues (Yamaha 450) a 3'02”45; 5) Benavides (Honda 450) a 3'02”75; 6) Van Beveren (Yamaha 450) a 3'29”98; 7) Pain (Beta 430) a 4'15”09; 8) Botturi (Yamaha 450) a 4'34”36; 9) Cominotto (Husqvarna 500) a 8'34”79; 10) Mancini (Beta 430) a 8'50”35.


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