PORTO TORRES - Eni e il fondo americano Sk Capital hanno convenuto di interrompere le trattative per la cessione della quota di maggioranza di Versalis. Eni riterrebbe che SK Capital non abbia le caratteristiche finanziarie di governance per assicurare gli impegni contenuti nel piano industriale e che non ci sarebbero sufficienti garanzie per la transizione dalla chimica tradizionale alla chimica verde. La parlamentare Pd Giovanna Sanna, componente della Commissione ambiente alla Camera commenta la notizia del blocco delle trattative tra Eni e il fondo americano Sk Capital.

«Nella risoluzione sulla chimica approvata alla Camera - spiega Giovanna Sanna - avevamo evidenziato che la buona riuscita di qualsiasi trattativa dipendeva dal rispetto di condizioni e presupposti, di cui volevamo garanzia». Versalis S.p.A. è una società del gruppo Eni impegnata nei settori della chimica di base, della petrolchimica e delle materie plastiche. Matrìca è una joint venture 50:50 costituita da Versalis e Novamont, leader nel mercato delle bioplastiche, per la riconversione dello stabilimento petrolchimico di Porto Torres in una bioraffineria di terza generazione per lo sviluppo di una gamma innovativa di prodotti da materie prime vegetali, con una filiera agricola integrata.

«La vicenda è particolarmente sentita nel nostro territorio – continua la parlamentare – che ha il primario interesse di portare avanti il progetto Matrica e il suo modello di bioeconomia incentrato sull’uso efficiente delle risorse rinnovabili e sulla rigenerazione territoriale: quindi certezza sugli investimenti e i livelli occupazionali». Sullo sfondo c’è il futuro della chimica in Italia, una questione cruciale per lo sviluppo del sistema Paese e che tocca la Sardegna da vicino.

«La riconversione di siti industriali, la promozione di un’economia circolare capace di ripensare il modello produzione-consumo-smaltimento dei prodotti, l’interconnessione tra i settori della chimica e della ricerca possono rappresentare una opportunità di rinascita per i nostri territori – sottolinea Sanna. Continueremo a dare il nostro contributo per arrivare a una soluzione positiva, chiedendo innanzitutto al Governo di venire in Aula alla Camera e aggiornarci sulla vicenda».