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Mariangela Pala 18 luglio 2016
Atleti e ideatori di eventi sportivi: al Paglietti parte Erasmus Plus
Si chiama “Sport events make friends”, è il progetto Erasmus Plus promosso dall’Istituto superiore “Mario Paglietti” che ha ottenuto un finanziamento di 38mila euro per il biennio 2016-17 e 2017-2018


PORTO TORRES - Si chiama “Sport events make friends”, è il progetto Erasmus Plus promosso dall’Istituto superiore “Mario Paglietti” che ha ottenuto un finanziamento di 38mila euro per il biennio 2016-17 e 2017-2018. Nell’ambito di una partnership plurale, la scuola di Porto Torres collabora accanto agli istituiti Myrsjöskolan di Nacka in Svezia e Wirtschaftsshule di Dinkelsbhül in Germania nell’organizzazione di un evento sportivo in triangolare che vedrà i giovani atleti delle tre scuole impegnati a sfidarsi in canoa, mountain bike e floorball (una sorta di hockey su pista ma senza pattini) nell’ambito di una competizione a squadre.

Il progetto rientra nella Azione Chiave 2 (Ka2) quella dei partenariati strategici per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche non solo fra scuole, ma anche con enti pubblici, imprese e organizzazioni della società civile. L’idea è nata dal desiderio di promuovere la mobilità degli studenti, includendo quanto più possibile i ragazzi dei vari indirizzi: primo fra tutti il liceo scientifico sportivo, facendolo radicare nel territorio, ma ovviamente anche il liceo linguistico e il tecnico nautico.

Il dirigente scolastico Francesco Sircana e i docenti promotori dell’iniziativa non nascondono che pensano a questo progetto come al principio di un impegno che veda Porto Torres al centro di eventi sportivi studenteschi internazionali a cadenza regolare. «Il liceo sportivo di nuova istituzione si è presentato fortemente caratterizzato dagli sport del mare, sottolineando con forza la propria unicità in questo senso – ha detto Sircana - un’idea sicuramente ambiziosa che vedrà una prima possibilità di realizzazione concreta grazie ai finanziamenti dell’Unione europea».

Si tratta dunque di organizzare un evento internazionale, dove gli sport selezionati sono praticati in larga misura nell’ambiente circostante, con l’idea di salvaguardare l’ambiente stesso e promuovere contemporaneamente il territorio circostante. Gli studenti non saranno quindi impegnati solo come atleti, ma anche come organizzatori dell’ospitalità, che è prevista in famiglia, degli eventi culturali correlati, dell’aspetto ambientale, nutrizionale e del benessere, della pubblicizzazione e della condivisione dell’evento e dei rapporti internazionali. Saranno quindi coinvolte le famiglie, il Comune e l’Ente Parco dell’Asinara, ma anche tutti gli enti e i privati che vogliano partecipare. «Sarà compito della città, con le sue istituzioni, le sue associazioni sportive, ma anche con i suoi cittadini, - aggiunge Sircana - collaborare per rendere questo impegno attuabile nel tempo».
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