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A.B. 8 agosto 2016
Primo incontro per Sardigna Nostra
Sabato, a poco più di un mese dalla nascita del Movimento identitario, si è riunito ad Ossi il primo Direttivo. All’ordine del giorno, «i nodi irrisolti della politica sarda che tengono ferma l’economia e impoveriscono la Sardegna di posti di lavoro e, conseguentemente, di abitanti»


OSSI - Sabato, a poco più di un mese dalla nascita del Movimento identitario “Sardigna nostra”, si è riunito ad Ossi il primo Direttivo, composto da Bartolomeo Porcheddu, Piero Mura e Mario Demontis (Ossi), Simona Cherchi (Ollastra Simaxis), Maria Giovanna Serchisu (Scano di Montiferro), Tonino Cocco e Salvatore Pinna (Ozieri), Vittorina Porcheddu (Alghero), Mariangela Mascia (Quartu Sant’Elena), Antonello Licheri (Armungia) e Marco Sogos (Silanus). All’ordine del giorno, «i nodi irrisolti della politica sarda che tengono ferma l’economia e impoveriscono la Sardegna di posti di lavoro e, conseguentemente, di abitanti». La discussione è partita proprio trattando il tema del lavoro, «per il quale occorre cambiare completamente rotta, dando nuovamente centralità ai Comuni con l’istituzione di una figura professionale che si occupi esclusivamente del lavoro. Il disoccupato o la persona con problemi economici deve recarsi in Comune con dignità a chiedere soldi in cambio di lavoro e non presentando la tessera di povertà estrema o di disadattato sociale. In questo modo riusciremo a trattenere nell’Isola i nostri giovani, che sempre più numerosi lasciano la loro terra alla ricerca di un lavoro, in attesa di una sistemazione a loro confacente; in questo modo avremmo meno malati depressi per la precaria condizione economica e più servizi per i territori comunali».

Un altro tema di rilevanza regionale «per il quale occorre una rivoluzione programmatica è quello dell’energia. Il governo regionale nel mese di gennaio di quest’anno ha predisposto il piano energetico bassando la propria politica sul metano. Secondo noi, questo è un ritorno al passato con un percorso al buio poiché non si capisce da chi andremo a comprare il metano e quando verrà costruito il metanodotto. La nostra proposta va nella direzione opposta e si basa sull’energia solare che in Sardegna è disponibile 365 giorni all’anno ed è a costo zero. Pensiamo che una seria politica sul fotovoltaico porterebbe in breve tempo la Sardegna ad essere energeticamente indipendente con un risparmio medio a famiglia di 400euro mensili tra luce e gas».

Tra gli altri temi trattati, i contatti fra i sardi di Sardegna ed i sardi che vivono sparsi per il mondo; la parità fra uomini e donne in tutti i settori della società; rafforzamento dei settori strategici dell’economia sarda; dismissioni delle basi militari, «che da troppo tempo tolgono risorse all’Isola»; continuità territoriale vera, sia marittima, che aerea; comunicazione interna della Sardegna, «che ci colloca agli ultimi posti in Europa»; utilizzo gratuito per i sardi delle terre comuni (foreste, spiagge, ecc.); restituzione delle competenze ai Comuni sulla gestione dell’acqua pubblica; riorganizzazione dalle fondamenta del sistema sanitario sardo; costruzione di una Sardegna identitaria con l’inserimento nelle scuole e nella pubblica amministrazione della lingua e della cultura sarda; Agenzia Sarda delle Entrate, Punti Franchi ed altri temi importanti hanno avuto lo spazio necessario nella discussione che si è conclusa con l’approvazione di un documento programmatico. Il Direttivo di Sardigna nostra invita quanti vogliono condividere il loro programma a contattarli. Inoltre, per ulteriori informazioni, rimandano all'omonimo sito internet.

Nella foto: il Direttivo di Sardigna Nostra
8:27
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