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A.B. 12 agosto 2016
Grig: chiesto il sequestro della strada litoranea di Putzu Idu
Mercoledì, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato una specifica richiesta di adozione degli opportuni provvedimenti, fra cui il sequestro preventivo, riguardo la viabilità costiera sul cordone dunale che separa la spiaggia da Sa Salina Manna, zona umida retrostante sul litorale di San Vero Milis, riaperta al traffico veicolare a luglio


SAN VERO MILIS - Mercoledì, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato una specifica richiesta di adozione degli opportuni provvedimenti, fra cui il sequestro preventivo, riguardo la viabilità costiera sul cordone dunale che separa la spiaggia di Putzu Idu da Sa Salina Manna, zona umida retrostante sul litorale di San Vero Milis, riaperta al traffico veicolare a luglio. L’area appartiene al Demanio civico del centro del Sinis, è tutelata con vincolo paesaggistico e di conservazione integrale, e rientra nel Sito di importanza comunitaria “Stagno di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marigosa)”.

Lo stesso piano di gestione del Sic, approvato con Decreto assessoriale del 2008, prevede la realizzazione di “un collegamento Putzu Idu–Mandriola alternativo alla strada attualmente esistente al fine di porre le basi per la futura eliminazione della stessa” per ovviare allo specifico fattore di degrado ambientale rappresentato dall’“eccessivo traffico stradale lungo il sistema dunale che separa il mare dallo stagno di Sa Salina Manna”. Eppure la strada (che di fatto continuava ad essere percorsa dagli autoveicoli) è stata riaperta formalmente al traffico veicolare dal Comune di San Vero Milis (deliberazione del Consiglio Comunale del 21 giugno 2016 ed ordinanza comunale del 13 luglio 2016), in palese violazione della sentenza del commissario per gli Usi Civici per la Sardegna del 2015, con cui è stata riaffermata la natura demaniale civica delle aree. Inoltre, la Regione Autonoma della Sardegna-Servizio Tutela del Paesaggio di Oristano ha definito chiaramente come solo parzialmente veritiero il contenuto della deliberazione Consiglio, per quanto concernente il proprio parere reso in sede di Conferenza di Servizi del 30 maggio che, secondo il Comune, avrebbe dato luogo alla riapertura al traffico veicolare della strada. Non risultano poi rispettati i contenuti del vincolante parere paesaggistico (richiesta di relazioni scientifiche che possano superare i pareri in sede di Puc, Pul e Vas, che indicano nella presenza della strada l’aumento dell’erosione dell’arenile). Analoga posizione è stata espressa dalla Regione-Servizio Demanio e Patrimonio di Oristano.

L’azione legale ecologista ha coinvolto le competenti strutture del Ministero dell’Ambiente (Direzioni generali per le Valutazioni ambientali e per la Tutela della natura), del Ministero per i Beni e attività culturali (Ministero e Soprintendenza cagliaritana), della Regione Sardegna (Direzione generale della pianificazione, Servizio tutela della natura, Servizio valutazioni ambientali, Servizio tutela del paesaggio oristanese) ed il Comune di San Vero Milis. Sono stati informati la Procura della Repubblica nel Tribunale di Oristano ed il Commissariato per gli Usi Civici per la Sardegna, ai quali è stato chiesto di valutare l’opportunità di adottare provvedimenti disequestro preventivo con l’indicazione di modalità d’uso della viabilità che non incrementino il fenomeno dell’erosione costiera. L’obbiettivo del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus è quello del ripristino ambientale del cordone dunale, una scelta di civiltà e buon senso.
17:35
L’Unione dei Comuni Riviera di Gallura ha deliberato pubblicamente contro ogni forma di speculazione e dichiarato di opporsi, con tutti gli strumenti in possesso, a ogni progetto in tal senso, privilegiando la costituzione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili. A deliberare in tal senso, poco più di un mese fa, era stata anche l’Unione dei Comuni Gallura


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