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Porto Torres 24notiziealgheroOpinioniAmministrazioneI Comunisti non perdono le brutte abitudini
Michele Pais 27 agosto 2016
L'opinione di Michele Pais
I Comunisti non perdono le brutte abitudini


I comunisti (e lo dico sicuro di fare un complimento a chi lo riceve, che si onora di esserlo) non perdono l'odiosa abitudine di provare a decidere chi deve parlare e cosa deve dire. Vecchie reminiscenze di un passato falce&martello, che dal suono della Balalaika li conduce alla "ballalaica" che la giovane classe dirigente, nel caso di specie, utilizza per difendere la "supposta" offerta di appuntamenti culturali che avrebbe proposto la tiepida estate Algherese. Siamo, tuttavia, abituati alle capriole retoriche (meglio note "ballelaiche", appunto) di rappresentanti politici della maggioranza di governo algherese che riesce, con ammirevole naturalezza, a difendere l'indifendibile, pur di tenersi stretta la poltrona, nonostante algheresi e turisti, perfino quelli con una breve permanenza in loco, giudichino in maniera universalmente negativa l'amministrazione Bruno. Manca solo un deliberato dell'ONU, poi si sono espressi tutti in tal senso.
Amministrazione che per sfortuna, incapacità, sorte avversa, altamarea, litigiosità o non so cos'altro, non ne ha imbroccato una giusta. Sfaceli in tutti i settori, tra i quali spiccano senz'altro quelli provocati campo del turismo e degli spettacoli. Come si può negarlo?

Dai banchi della maggioranza ricordano di aver predisposto "... per tempo un calendario di eventi estivi e invernali di modo da far conoscere a tutti il calendario... ". Peccato che non esiste alcun calendario di eventi: ne estivo, ne invernale, ne autunnale, ne primaverile, pubblicato e pubblicizzato a tempo debito ed utile o, anche, inutile. Ne può essere considerato tale il "rotocalco" a volte settimanale, a volte giornaliero, spesso orario, edito da Sant'Anna che, tuttavia, neanche con benevola intercessione della suddetta Santa, può' assurgere alla qualita' di "calendario di eventi" nel senso classico, noto e universalmente conosciuto dalla universalità del genere umano. Un semplice "rotocalco" o rassegna stampa, nella migliore delle ipotesi, di appuntamenti (per carita', anche di qualita'), sagre, arrostite e quant'altro, ideate e realizzate da soggetti privati in completa "autoproduzione" e in totale solitudine istituzionale. Iniziative, assolutamente encomiabili ma che, proprio per l'assenza di una programmazione organica, una regia, non hanno potuto sviluppare tutte le potenzialità che avrebbero avuto "se".

E' stato, insomma, un po come "ballare" nel deserto per l'assoluta mancanza di progetti utili a richiamare turisti e soprattutto a dar vita a quei circuiti virtuosi finalizzati a creare turismo, sviluppo e, dunque, occupazione. Tutti termini e concetti lontani anni luce dagli attuali amministratori che amano crogiolarsi sui presunti successi di appuntamenti silenti, utili ma non sufficienti dal punto di vista della propulsione economica che da un'estate ci si aspetterebbe. Vanno benissimo le letture all'ombra delle torri o dei bastioni, l'assolo di sax o l'arpeggio di chitarra, ma anche queste iniziative, totalmente private, se non contestualizzate in un progetto precedentenente studiato e adeguatamente pubblicizzato, rischiano di deludere le aspettative di pubblico e degli stessi proponenti che si vedono mortificare l'iniziativa dalla sciatteria organizzativa delle istituzioni. Alghero, non lo si può negare, e' stata la realtà isolana più deludente in assoluto. Se non fosse per la naturale bellezza della nostra Città, non avremmo dato alcun motivo per sceglierla in luogo di altre destinazioni. Oggi questa Amministrazione, dopo aver colpevolmente contribuito alla fuga di Ryanair, ha azzerato totalmente quella tradizione di programmazione di importanti eventi culturali che, primi in Sardegna, ci faceva competere con le rinomate destinazioni europee e del Mediterraneo. Una vera e propria Capitale del Mare Nostrum.

Non solo concerti, ma anche danza, manifestazioni teatrali, letterarie, sportive per i bambini, allestimenti urbani, rassegne di rock, jazz, elettronica, blues e tanti nomi di livello internazionale. Oggi Alghero, fortunatamente, oltre alla sua indiscussa naturale bellezza opera del Padreterno (lo dico, a scanso di equivoci e per evitare che qualcuno salga sul palco per prendersi i meriti), sfrutta ancora il credito conquistato in quel periodo, e chi ritorna o viene per la prima volta, lo fa in nome di un ricordo o di un blasone che non trova riscontro nella realtà attuale. E rimane deluso. Alghero quest'estate era sporca, disordinata, incurata e priva di animazione. Non tentiamo improbabili e patetiche difese dell'indifendibile. Se non si ha capacità di vedere il "male" è impossibile curarlo. Alghero, per usare una figura retorica, è passata da un mondo a colori ad uno in bianco e nero, sbiadito pure, del quale cui quest'Amministrazione si vanta pure; salvo poi provare a prendersi i meriti dell'unico momento colorato, vivace e soprattutto seguito dell'estate algherese. Per finire, un consiglio o, se si preferisce, una opinione: invece di giudicare chi prova a fare al meglio il lavoro di oppositore, chi governa cerchi di amministrare o, in alternativa, tolga il disturbo. Si è sempre in tempo per evitare nuove e ancora e ancora peggiori brutte figure.

*consigliere comunale Forza Italia Alghero
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