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Porto Torres 24notiziealgheroCronacaSolidarietà › Amatrice non c´è più: 290 morti. Terremoto, Alghero già in campo
Red 28 agosto 2016
Amatrice non c´è più: 290 morti
Terremoto, Alghero già in campo
La Giunta comunale di Alghero contribuisce alla solidarietà con il contingente della Polizia Locale e i tecnici comunali nelle zone del terremoto. A coordinare le attività il Dirigente della Polizia Locale e della Protezione Civile dott. Guido Calzia


ALGHERO - Continua a salire il numero delle vittime del terremoto. La protezione civile ha fatto sapere che a seguito del decesso dell'uomo ricoverato presso l'ospedale di Perugia, rimasto travolto nei crolli di Arquata, il bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, è salito al momento a 291: ad Amatrice 229, ad Accumoli 11 e 50 ad Arquata del Tronto. Il Comune di Alghero è il primo comune della Sardegna a mobilitarsi organicamente a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 24 agosto. Venerdì la giunta comunale ha infatti approvato una delibera nella quale si autorizza la predisposizione della missione che impiegherà il personale della Polizia Locale, di tecnici comunali e di altre figure professionali (e/o di volontariato eventualmente necessarie), per portare supporto e sostegno concreto e dispiegare la straordinaria solidarietà che la Sardegna riesce a dimostrare in casi come questi.

A coordinare le attività il Dirigente della Polizia Locale e della Protezione Civile dott. Guido Calzia che, forte dell'esperienza maturata in occasione del sisma che ha interessato l'Emilia Romagna nel 2012, ha ricevuto l'incarico di predisporre ogni atto necessario all'invio del contingente. «Da subito abbiamo preso immediatamente contatto con la Prefettura di Rieti, quella territorialmente più esposta all'evento sismico», afferma Calzia, «mettendoci a completa disposizione sia in termini di risorse umane che di mezzi. Allo stato attuale siamo in attesa di ricevere indicazioni perché, in questi casi, la solidarietà deve essere gestita puntualmente così da non costituire impedimento alle attività si strutturano nei luoghi della tragedia e si mettono in campo da parte degli enti preposti. Dalla Protezione Civile Regionale il Comune di Alghero ha ricevuto l'indicazione di coordinare le attività di raccolta di beni di prima necessità, di vestiario e quant'altro che, nella prima fase di emergenza, non può ovviamente essere inviato in assenza della definizione di una logistica capace di ricevere e gestire gli aiuti. Con le associazioni Polisoccorso e Misericordia, le cui sedi sono state individuate come punti di raccolta, stabiliremo le modalità di gestione degli aiuti che successivamente saranno resi disponibili».

L'Assessore alla Protezione Civile Raimondo Cacciotto spiega: «Non potevamo esimerci dall'esprimere la nostra vicinanza e il nostro concreto contributo. In questi mesi ci siamo sforzati di costruire una rete di protezione civile a livello locale capace di interagire con tutti i livelli: Regionale e Nazionale. Stiamo sviluppando specifiche competenze e le mettiamo a disposizione con tutta la nostra più viva determinazione. Vogliamo contribuire con l'esperienza e la professionalità della nostra protezione civile e la generosità di tutti coloro che vorranno e potranno cooperare secondo le forme e le modalità che saranno indicate». Chiamato a gestire le attività operative l'Assistente Capo Alessandro Corrias, Responsabile Operativo della Protezione Civile Comunale che, come Calzia, ha vissuto l'esperienza del terremoto dell'Emilia partecipando al contingente che ha prestato servizio a Mirandola (Mo).

Il contingente che si sta predisponendo godrà della presenza di personale della Polizia Locale, capace di garantire una presenza sul territorio anche in funzione di azioni antisciacallaggio; di tecnici comunali competenti a determinare l'agibilità o meno del patrimonio edilizio presente; di operatori radio certificati così da garantire il massimo livello di comunicazioni tra soccorritori, nonché del nucleo “Aquile di Sardegna”, uno speciale nucleo costruito e formato con la specifica finalità di utilizzare i droni nei vari scenari di rischio così da effettuare il monitoraggio delle zone colpite limitando al massimo l'esposizione del personale di soccorso ai pericoli di crollo. «Queste attività necessitano di competenze trasversali che sono talvolta presenti in altri enti locali del territorio. Per questa ragione siamo in contatto con altre amministrazioni le cui attività e risorse necessitano di un coordinamento» sottolinea Corrias. Per le attività rese nel 2012, sia Calzia che Corrias avevano ricevuto l'encomio da parte dell'allora Presidente della Giunta Regionale oltre a vari altri riconoscimenti.

Nella foto: il sindaco Mario Bruno e il comandante Guido Calzia
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