Si tratta dei dirigenti e dei giovani allievi della Società Sportiva Nettuno, che lo scorso anno soggiornarono nello stesso albergo a Maniago
ALGHERO - Alex Zanardi vince la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, nella categoria handbike, e con lui esultiamo tutti e applaudiamo per l’impresa che un uomo alla soglia dei cinquant’anni ripete dopo Londra. E l’impresa di Zanardi pervade anche Alghero, un pezzetto della comunità locale che Alex conobbe lo scorso anno.
Si tratta dei dirigenti e dei giovani allievi della Società Sportiva Nettuno, che lo scorso anno ebbero modo di conoscere un uomo al quale gli aggettivi si abbinano con fatica. E non sono frasi di comodo. La Nettuno, con genitori e accompagnatori al seguito, soggiornò nello stesso albergo con Alex Zanardi, a Maniago, in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia.
E li, nella quotidianità e nei piccoli gesti, si è avuta la percezione chiara di quanto Zanardi sia una persona speciale, un uomo che vive senza sentirsi “fenomeno”, che con il suo sorriso e la sua solarità affronti la vita, non con spirito di rivalsa, per quanto il destino gli ha riservato, ma con una normalità che colpisce. E la colonia di algheresi a Maniago immortalò quel momento di vita d’insieme, portando al ritorno a casa, un grande ricordo e la consapevolezza che i luoghi comuni e i tabù erano stati spazzati via, con l’emozione che ora pervade tutti al sentire che Alex Zanardi è ancora oro olimpico.
Nella foto: Alex Zanardi con alcuni dirigenti della Nettuno