ALGHERO - Inutile nasconderlo: la Sogeaal è sull'orlo di un precipizio, meglio detto fallimento. E le scelte politiche della Regione Sardegna, unico azionista societario, fino ad oggi hanno solo contribuito ad affossarne le potenzialità. Così lo scalo di Alghero è regredito di dieci anni, attestandosi sui livelli di traffico del 2006. Frutto di una politica scellerata che senza programmare valide alternative ha portato al drastico ridimensionamento dei low cost e alla chiusura della base Ryanair (ultimo volo internazionale programmato per il 10 novembre).

Ma nonostante il tracollo dei dati, il clamoroso bluff della privatizzazione (procedura aperta dal 2015) e la chiara possibilità d'incentivare rotte e vettori, l'assessorato ai Trasporti, immobile, ha inanellato una serie infinita di passi falsi accompagnati da puntuali, quanto inattendibili, dichiarazioni. In pratica è il caos: proprio quando il territorio aspettava risposte, a poche settimane dalla chiusura dell'hub Ryanair che ad Alghero faceva il 70% del traffico, da Cagliari non si parla di alternative e non si vedono atti.

Eppure proprio agli atti del Consiglio regionale c'è già una proposta di legge per ricapitalizzare Sogeaal (primo firmatario l'algherese Tedde). Una procedura perfettamente compatibile col decreto Madia e chiesta a gran voce da decine di primi cittadini. Sarà così la delegazione di sindaci, imprese e sindacati a tentare di smuovere l'aula portando ai Capigruppo consiliari l'esasperazione di un territorio che si sente sempre più emarginato.

E in occasione dell'incontro di mercoledì (ore 13), a Cagliari sarà mobilitazione, proprio come deciso a gran voce in occasione della grande manifestazione di Alghero [GUARDA]. Ci saranno sindaci, amministratori, lavoratori e cittadini da ogni parte dell´isola: Tutti i comuni della Rete metropolitana - Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino, Valledoria - convocano i consigli comunali nel capoluogo, proprio come faranno numerosi altri comuni. La speranza - di tutti - è che dall'altra parte qualcuno ascolti.