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Mariangela Pala 28 ottobre 2016
Consorzio: «Eni ceda le aree dismesse di Porto Torres»
Il Consorzio ha avviato dallo scorso febbraio un dialogo con Syndial, proprietaria dei terreni su cui ricade l’area nella quale si vorrebbe realizzare la “macroisola”, il nuovo insediamento produttivo nelle superfici ormai inutilizzate e pronte alla reindustrializzazione


PORTO TORRES - Perfetta unità d’intenti e un appello alla Regione perché sostenga i progetti di rilancio del Nordovest della Sardegna, intensificando il dialogo con Eni per rivitalizzare il porto industriale di Porto Torres. Sono gli elementi salienti del vertice tra il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari e i suoi soci - la Provincia e i Comuni di Sassari, Porto Torres e Alghero, tenuto ieri nella sede centrale del Consorzio. Il presidente Pasquale Taula, accompagnato dal direttore Luigi Pulina, ha incontrato i massimi rappresentanti dei quattro enti: l’amministratore straordinario della Provincia Guido Sechi, i sindaci Nicola Sanna e Sean Wheeler e Giuseppe Fadda, delegato del sindaco di Alghero.

Oggetto della riunione era l’aggiornamento dei soci sui progetti per il territorio ricompresi nel contratto d’area e già finanziati dal Ministero per lo Sviluppo economico, nonché degli altri progetti predisposti dal Consorzio nel “Piano di riconversione e riqualificazione dell’area industriale di Sassari, Alghero e Porto Torres, per complessivi 85 milioni di € da realizzare nel prossimo quinquennio 2017-2021. Intensificare il dialogo con Eni. Nel corso dell’incontro il presidente Taula ha fotografato la situazione, soffermandosi in particolare sui finanziamenti per la riqualificazione della viabilità d’accesso alle aree retroportuali attigue al pontile secchi e dismesse dall’attività industriale. Il Consorzio ha avviato dallo scorso febbraio un dialogo con Syndial, proprietaria dei terreni su cui ricade l’area nella quale si vorrebbe realizzare la “macroisola”, il nuovo insediamento produttivo nelle superfici ormai inutilizzate e pronte alla reindustrializzazione.

Nello scorso luglio il Cips ha partecipato su questo tema al tavolo interassessoriale per la reindustrializzazione nelle aree libere dell’ex polo petrolchimico, ribadendo l’interesse alla loro acquisizione. Ad oggi Syndial ha confermato solo la disponibilità a cedere la strada. Per il prossimo 8 novembre è stato programmato un incontro per definire il relativo contratto preliminare, mentre per le aree si è in attesa della definizione dei relativi accordi. Senza la sottoscrizione dell’intesa entro il 20 gennaio 2017 i fondi stanziati dal Ministero andranno perduti. «Il territorio ai suoi massimi livelli si appella alla Regione: ci sostenga nel dialogo con Eni – ha detto Taula ai soci – e ci affianchi per portare a termine in tempi brevi una trattativa che può far risorgere l’area produttiva di Porto Torres».

Area portuale e Gnl. È in corso lo “studio dell’analisi di rischio preliminare” sul progetto di realizzazione del deposito costiero di Gas Naturale Liquefatto a Porto Torres, tassello fondamentale per la metanizzazione della Sardegna e di cui il Consorzio è pioniere nell’isola. Il progetto prevede anche la realizzazione di bracci di carico/scarico sul molo Asi 3 con finanziamento del Mise. Lo scorso 15 giugno il Comitato dell’Autorità portuale del Nord Sardegna ha espresso parere positivo per la realizzazione del deposito nel sito individuato all’interno del porto industriale: un progetto che non solo non entra in conflitto con le normative vigenti, ma potrà convivere, senza ostacolarlo, col nuovo Piano regolatore portuale turritano, quando questo sarà approvato.

Entro il 2018, secondo le stime consortili, potrebbe essere realizzato il deposito, fortemente voluto anche dalla Regione, dalla Strategia nazionale sul Gnl e dalla direttiva comunitaria 94/2014. L’hub di Porto Torres è inoltre previsto anche dal Piano energetico regionale, che individua proprio quest’area, insieme a Sarroch, come luogo strategico in cui realizzare impianti di rigassificazione di piccola taglia. In particolare, Porto Torres presenta caratteristiche ottimali come centro logistico per lo smistamento dei carichi di GNL, anche attraverso lo sviluppo di configurazioni di stoccaggio e distribuzione che non siano limitate al deposito costiero. L’ammontare complessivo delle spese per la realizzazione, in meno di due anni, dell’intera opera – comprese le reti di distribuzione negli agglomerati industriali (finanziati da RAS) – è stimato in circa 57 milioni di euro.

Travel lift. È confermato, inoltre, l’impegno per la realizzazione di uno scalo di alaggio (travel lift), possibile veicolo di nuove opportunità legate alla cantieristica navale, per ampliare ulteriormente i settori d’interesse dell’area di Porto Torres.

Via libera: depuratore e LiteHouse a San Marco. Traguardo in vista per gli altri due progetti del Consorzio approvati dal Mise.
Il primo riguarda l’impianto di pretrattamento dei rifiuti liquidi da realizzare a monte dell’impianto di depurazione consortile a Porto Torres: in seguito a una variante sono in corso l’invio al Ministero del progetto aggiornato e della procedura negoziata per l’affidamento dei lavori. Sarà presto realtà l’upgrade del depuratore che lo renderà in grado di trattare in maniera esaustiva la maggior parte dei rifiuti liquidi delle produzioni presenti nell’intero territorio regionale. Nel frattempo rende noto che nei prossimi giorni sarà definito l’affidamento dei lavori all’azienda vincitrice per la realizzazione di “LiteHouse”, l’avveniristico Polo tecnologico per la qualità e l’efficienza edilizia, ambientale ed energetica.

Il progetto punta ad agevolare il processo di sviluppo delle piccole e medie imprese locali attraverso l'interazione con laboratori di ricerca universitari e startup industriali già incubate. Il Consorzio Industriale Provinciale conferma infine come sia di primario interesse per l’intero territorio il sito di San Marco e pertanto si rammarica per la mancata inclusione di Alghero nell’Area di crisi complessa, di recente riconosciuta dal ministero per i Comuni di Porto Torres e Sassari.
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