Il Fondo fornirà prestiti in favore di attività imprenditoriali che perseguano intenzionalmente ricadute positive e misurabili di impatto sociale ed occupazionale
CAGLIARI - Due giornate dedicate interamente agli strumenti di ingegneria finanziaria attivi in Sardegna, con un focus sull’ultimo nato: il Social Impact Investing. Giovedì 17 e venerdì 18 novembre a Cagliari, nel suggestivo contesto della Manifattura Tabacchi, è in programma l’evento annuale del FSE (2014-2020) “Gli strumenti finanziari e il Fondo Sociale Europeo in Sardegna”, dedicato a un settore in cui la Regione viene riconosciuta come portatrice di buone pratiche a livello nazionale e come caso esemplare in ambito europeo.
Interverranno insieme ad altri esperti il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessora del Lavoro Virginia Mura, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il presidente della Sfirs Paolo Sestu. Il Social Impact Investing della Sardegna è la prima sperimentazione del genere in Italia e tra le prime in Europa e per questo ha ottenuto l’interesse della Commissione Europea e della Social Impact Agenda per l’Italia che mira all’estensione, in tutto il Paese, di strumenti finanziari analoghi. Il Fondo fornirà prestiti in favore di attività imprenditoriali che perseguano intenzionalmente ricadute positive e misurabili di impatto sociale ed occupazionale. Ad esempio potrà sostenere progetti per il reinserimento lavorativo di lavoratori espulsi da comparti produttivi o di detenuti ed ex detenuti, e interventi destinati a giovani tra i 15 e i 20 anni a rischio di esclusione sociale.
Oltre ad essere sostenuta con un prestito da restituire a tasso zero, l’iniziativa imprenditoriale sarà misurata nel suo impatto sociale, e se raggiungerà gli obiettivi per i quali ha ottenuto il finanziamento, le sarà riconosciuto un premio stabilito ex ante. Il premio verrà ritagliato all’interno del risparmio delle ingenti risorse che la Regione avrebbe dovuto impiegare per realizzare in proprio interventi analoghi. Il Fondo inoltre punta ad attirare capitali privati che ne incrementino la dotazione, garantendo un vantaggio fiscale a chi li fornisce.
Nella foto: Virginia Mura
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