Mariangela Pala
15 novembre 2016
Massimo Carlotto presenta Il Turista a Porto Torres
Scrittore, drammaturgo, giornalista ma anche sceneggiatore, saggista e fumettista, Massimo Carlotto sarà ospite della libreria Koinè giovedì 17 novembre alle 18.30 per presentare il suo ultimo thriller "Il Turista" edito da Rizzoli
PORTO TORRES - Scrittore, drammaturgo, giornalista ma anche sceneggiatore, saggista e fumettista, Massimo Carlotto sarà ospite della libreria Koinè giovedì 17 novembre alle 18.30 per presentare il suo ultimo thriller "Il Turista" edito da Rizzoli. A presentare uno dei più famosi scrittori di noir a livello internazionale, il giornalista Cosimo Filigheddu.
Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non "firma" i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l'ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura, esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l'incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia.
Succede a Venezia - il territorio di caccia ideale per qualunque assassino - e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità. Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l'occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione.
Maestro riconosciuto del noir europeo, Massimo Carlotto ha abituato i suoi elettori a spingere i confini dei generi dove nessuno è mai arrivato. Per scrivere il suo primo thriller ha fatto saltare ogni paradigma, costruendo una macchina narrativa che non offre certezze se non quella dell'adrenalina che mette in circolo.
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