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Red 25 novembre 2016
Frode milionaria: blitz della Finanza in Gallura
I militari del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle hanno effettuato decine di perquisizioni ad Olbia, Arzachena e Santa Teresa di Gallura. Nei capi di abbigliamento, sono stati riscontrati solo acrilico e fibre sintetiche


OLBIA - Decine di militari appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, stanno effettuando, in queste ore, un’articolata operazione nel settore della tutela del Made in Italy e delle frodi ai consumatori sequestrando, presso decine di aziende ubicate nei comuni di Olbia, Arzachena e Santa Teresa di Gallura, migliaia di capi d’abbigliamento con false etichette relative alla composizione ed all’origine dei prodotti contraffatti. L’attività, scaturita da un approfondito monitoraggio del Gruppo di Olbia nei confronti delle attività commerciali in Gallura, ha consentito di ricostruire una imponente frode commerciale nel settore dell’abbigliamento.

In particolare, dalle analisi di laboratorio, effettuate da personale del BuzziLab di Prato sui capi posti in vendita nella Sardegna nord-orientale, è emerso che quest’ultimi, anziché essere composti da filati pregiati, erano confezionati, prevalentemente, con acrilico e polyammide. I finanzieri, coordinati dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania Domenico Fiordalisi, sono quindi risaliti, esaminando la contabilità, ai fornitori del commerciante dei capi oggetto di sequestro, individuando venti imprenditori, tutti di nazionalità cinese a parte uno, nelle cui attività commerciali, sottoposte a perquisizione, sono stati rinvenuti decine di migliaia di capi d’abbigliamento con indicazioni merceologiche false sia in merito alla provenienza, sia alla composizione dei singoli prodotti ed articoli di abbigliamento sportivo recanti i marchi contraffatti di due aziende leader del settore. Da questo punto di vista, lo sviluppo degli elementi acquisiti nel corso delle indagini ha permesso di individuare gli importatori dei prodotti illeciti, con sede a Cagliari e Roma, consentendo di ricostruire l’intera filiera del falso.

L’epilogo dell’operazione, convenzionalmente denominata “Teseo”, in queste ore, con oltre ottanta militari impiegati, supportati da un elicottero del Corpo, nelle perquisizioni di una ventina di aziende operanti nel settore dell’import-export di capi d’abbigliamento e nel contestuale sequestro di migliaia di capi d’abbigliamento pronti per essere immessi in commercio. I capi d’abbigliamento, grazie ai provvedimenti che emetterà l’Autorità Giudiziaria, attesa la non pericolosità dei prodotti, ma la sola non conformità a quanto previsto dalle etichette con cui viene posta in vendita, non saranno distrutti, ma destinati ad enti caritatevoli per le esigenze di numerose famiglie indigenti.

prima pubblicazione, ore 13.44


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