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Enrico Muttoni 28 novembre 2016
L'opinione di Enrico Muttoni
Anche nei rifiuti la forma supera la sostanza


La notizia dell’intervento investigativo della Guardia di Finanza riguardante le procedure per l’appalto della nettezza urbana di Alghero avrà forse l’approvazione compiaciuta di qualcuno; qualcun altro avrà commentato “lo dicevo io” senza ricordarsi di cosa avesse mai detto. Purtroppo, sia che la Finanza riscontri qualche inadempienza, o la perfetta regolarità della gara, nulla cambierà nella disastrosa realtà del servizio.

E’ come se, in un ospedale in cui accadono disservizi a catena, la magistratura andasse a controllare il conto economico. Per carità, è un’attività doverosa: ma per gli utenti, cambia davvero poco.
La realtà è che ad Alghero la nettezza urbana ha costi stratosferici: per non andar lontano, il sottoscritto paga a Sestu un terzo di quello che paga ad Alghero, a parità di superficie. Il motivo di questa differenza resta tuttora sconosciuto. E’ una costante della politica amministrativa locale, e dei controlli: prima di tutto si controlla la forma, poi si verifica la forma, poi si valuta la forma: se resta il tempo (mai) si va alla sostanza.

La sostanza sarebbe, in questo caso, il controllo fisico del sistema di raccolta, selezione, recupero e smaltimento dei rifiuti. Sulla raccolta e sulla selezione sappiamo tutto, visto che le facciamo in prima persona. Ma sul recupero e sullo smaltimento (quest’ultimo è la lavorazione finale della frazione che non può essere recuperata) cala il mistero. Sappiamo però alcune cose, che dovrebbero indurre in qualche riflessione. La voce smaltimento grava per 2 milioni di euro sui sei totali del servizio, ogni anno. In Sardegna non esiste attività di riciclo, fatta eccezione per la produzione di compost (che non vuole nessuno) e qualche sporadica attività di confezionamento di rifiuti differenziati, che vanno spediti sul continente, o malinconicamente in discarica.

Non ci sono (più) ferriere, non ci sono (più) cartiere, non ci sono (più) vetrerie, non si lavora (più) la plastica. Ecco la giustificazione per i 2 milioni, che pagano l’invio oltremare, e pure i costi della discarica. Intendo dire che manca, nell’amministrazione cittadina, qualcuno che si interessi realmente del lato tecnico dello smaltimento dei RSU: e che possa dare un’opinione, un’indicazione, una linea guida per far entrare il servizio in un circolo virtuoso.

Questo comporta che il suddetto tecnico, che potrebbe essere per esempio l’assessore, ma pure il sindaco o il capo dell’ufficio tecnico, debba fare delle scelte: tra la discarica o il termovalorizzatore (o sistemi più moderni), tra la raccolta differenziata o la selezione meccanizzata, tra il riciclo in loco o sul continente. Non serve una cultura tecnica superiore, serve solo il buon senso del padre di famiglia. E con un occhio sui flussi di denaro: chi paga chi.

Certo che prendere posizione scegliendo una soluzione o l’altra, nessuna delle quali pienamente soddisfacente, dando voce agli oppositori che comunque chiedono l’impossibile, è dura. Sinora la soluzione è stata una bella gara d’appalto, che solleva l’amministrazione da ogni responsabilità diretta. Gara d’appalto che suscita interessi giganteschi e ricorsi interminabili. Perché i guadagni sono grandissimi. Sarebbe opportuno perciò, prima, scegliere un sistema di smaltimento.

Poi confrontare la realtà socio- economica -geografica di Alghero con quella di più realtà simili, confrontare i costi, e finalmente bandire la gara, se proprio il comune non se la sente di governare una municipalizzata. Preferendo la prosperità di aziende che, chissà perché, vengono sempre da lontano. Noi aspettiamo, paghiamo, e pagheremo: beninteso, dopo che la Guardia di Finanza avrà certificato la correttezza delle procedure per l’acquisto di un prodotto già scadente in partenza.

*Chimico e residente algherese
17/4/2024
Venerdì 19 aprile si terrà ad Alghero il quarto Incontro tematico organizzato dall´associazione Punta Giglio Libera. L´appuntamento è nella sede della Fondazione Laconi, in via Mazzini 99, alle 18:30


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