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Porto Torres 24notizienuoroCronacaCronaca › Omicidio Sale a Dorgali. Ad aprile la prima udienza
Red 1 dicembre 2016
Omicidio Sale a Dorgali
Ad aprile la prima udienza
Il giovane accusato di essere uno dei due killer che il 18 gennaio 2008 avevano ucciso a colpi di fucile il compaesano Sebastiano Sale, è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Nuoro Sara Perlo. Il giudice ha anche fissato la data della prima udienza che si terrà in Corte d´assise giovedì 20 aprile 2017


DORGALI - Fabio Useli, il giovane di Dorgali accusato di essere uno dei due killer che il 18 gennaio 2008 avevano ucciso a colpi di fucile il compaesano Sebastiano Sale [LEGGI], è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Nuoro Sara Perlo. Il giudice ha anche fissato la data della prima udienza che si terrà in Corte d'assise giovedì 20 aprile 2017.

Sale, allora 20enne, era stato ucciso in un bar al centro di Dorgali, quando due killer a volto coperto si erano fatti largo tra gli avventori ed avevano sparato senza dargli scampo. Inutili i tentativi della vittima di ripararsi dietro il bancone. Pochi giorni dopo, tre giovani del paese, tra cui Useli, vennero iscritti nel registro degli indagati, ma poi quell'inchiesta fu archiviata. Ora a distanza di otto anni dall'omicidio, la riapertura delle indagini, ma solo a carico di Useli difeso dagli avvocati Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti.

La famiglia della vittima, invece, è rappresentata dall'avvocato Basilio Brodu. Come ricorda l'agenzia di stampa Ansa, poco tempo prima dell'omicidio Sebastiano Sale era stato condannato dalla Corte d'Appello di Sassari (sezione minori) a cinque anni per aver fatto parte della baby gang che tre anni prima, sotto la minaccia di una pistola, aveva violentato una 50enne alla periferia del paese. Un fatto a cui, secondo i giudici, potrebbe essere collegato il movente dell'omicidio.
17:08
Una targa in memoria dei cinque appartenenti al Corpo degli Agenti di Custodia, barbaramente trucidati nella notte del 18 novembre 1945, durante una rivolta all’interno della Casa di Reclusione di Alghero nel tentativo di impedire l’evasione di massa dei detenuti


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