Red
10 dicembre 2016
A Sassari, Omaggio a nino Rota
In programma domani il secondo dei tre appuntamenti con “(To) Be in Jazz-I Concerti Aperitivo”, una delle rassegne più attese e seguite del Natale sassarese organizzata dall´Associazione Blue Note Orchestra al Palazzo di Città, a Sassari
SASSARI - Si conferma già dal primo appuntamento il successo delle passate edizioni per “(To) Be in Jazz-I Concerti Aperitivo”, una delle rassegne più attese e seguite del Natale sassarese organizzata dall'Associazione Blue Note Orchestra al Palazzo di Città, a Sassari. L'iniziativa, organizzata con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sassari, della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo e della Fondazione di Sardegna, rinnova l’appuntamento con gli appassionati di jazz fino a domenica 18 dicembre, con un doppio appuntamento per ciascuna domenica: alle ore 11 ed alle 19.30.
Applausi scroscianti e Teatro Civico gremito per il primo appuntamento diretto da Roberto Spadoni e dedicato agli “Afro American Composer”. Spadoni ha voluto “smascherare” in questo lavoro il cliché del jazz come musica interamente improvvisata, laddove la parte compositiva è nella gran parte dei casi fondamentale. L’improvvisazione è parte integrante delle composizioni, in quanto spesso chi compone è anche chi esegue e lascia per se e per gli altri gli spazi necessari per esprimere l’estro del momento, rendendo indissolubile il rapporto tra scrittura e improvvisazione nel jazz.
In questo concerto, l’Ensemble dell’Orchestra Jazz della Sardegna formato da Gian Piero Carta (sax contralto e soprano), Massimo Carboni (sax tenore), Marco Maiore (sax baritono), Luca Uras e Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Moraccini (trombone), Antonio Pitzoi (chitarra), Mariano Tedde (pianoforte), Alessandro Zolo (contrabbasso) e Luca Piana (batteria), ha eseguito un corpus di opere elaborato da alcuni dei musicisti jazz che maggiormente hanno esplorato questo dialettico rapporto tra scrittura e improvvisazione. Il concerto ha evocato le potenti energie di Charles Mingus, l'eleganza ironica e swingante di Gerry Mulligan, l'introspezione un po' allucinata di Thelonious Monk. la lirica ispirazione di Billy Strayhorn, le trame magnetiche di Miles Davis e Wayne Shorter, la sfacciata spontaneità di Wes Montgomery. Questi i tasselli che compongono il grande mosaico del jazz moderno.
Si prosegue domani, domenica 11, con “Omaggio a Nino Rota”. Sul palco, l’Ensemble Ojs, sotto la direzione del trombonista, compositore Mario Corvini, arrangiatore del progetto. La musica di Rota si presta in modo particolare a questa interpretazione di stile in chiave jazz sia per la validità delle sue composizioni, sia per gli sviluppi armonici sempre originali. Le sue melodie hanno un canto tipicamente italiano con forti componenti classiche, basti pensare ai temi per Federico Fellini, binomio artistico indissolubile a cui è dedicata gran parte del concerto. Tra i grandi classici reinterpretati brani tratti da “La Strada”, il tema di “Rocco e i Suoi Fratelli”, e un arrangiamento dello struggente tema de "Il Padrino". Corvini sarà anche trombonista solista in “Ballando con Raquel” e “Le Notti di Cabiria“, arrangiati in chiave standard jazz dal pianista dell’Ojs Mariano Tedde.
Nella foto: Orchestra Jazz della Sardegna
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