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Red 7 gennaio 2017
Giletti ed il sogno dei ragazzi di Mosso in tv per salvare Budelli
Domani pomeriggio, all´interno del programma L´Arena, il noto giornalista e conduttore parlerà ancora una volta del progetto “Non si s-Budelli L´Italia”, lanciato dalla scuola media di Mosso


LA MADDALENA – Domani, domenica 8 gennaio, all'interno del programma “L'Arena”, Massimo Giletti parlerà ancora una volta del progetto “Non si s-Budelli l'Italia”, lanciato dalla scuola media di Mosso. Il noto giornalista e conduttore biellese aveva già dedicato ampio spazio a quella che ha definito «un’idea geniale» per salvare l’isola sarda dall’arrivo di speculatori stranieri. Ma Giletti ha anche rilanciato: «Intendo continuare a sostenere questi ragazzi. Magari resterà solo un bel sogno, ma intanto bisogna crederci e impegnarsi».

Gli alunni di terza B della Scuola Media di Mosso (in provincia di Biella), a febbraio 2016 hanno lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere i 3milioni di euro necessari ad acquistare l’isola sarda di Budelli, che avrebbe potuto tornare all’asta dopo la rinuncia all’acquisto da parte del magnate neozelandese Michael Hart. Hanno scritto una lettera al giornale La Stampa, uscita in prima pagina il 18 febbraio. Sono arrivate subito offerte di sostegno da tutto il mondo, che ha condiviso le loro intenzioni: fare in modo che questo autentico gioiello della natura con la sua spiaggia rosa non finisse in mano ai privati e rimanesse un’isola di proprietà pubblica, italiana e tutelata. Con il metodo del cooperative learning, i ragazzi hanno fatto quasi tutto da soli: preso contatti con le banche e con il Wwf, che è diventato loro partner, scelto la piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal basso”, parlato con il testimonial in Tv (Giletti), organizzato stand per la raccolta di fondi, rilasciato interviste alle radio e, sono anche stati invitati a tenere una lezione alla facoltà di economia dell’Università Cattolica di Milano.

«Avevamo smosso le acque e forse anche grazie al nostro progetto Non si s-Budelli l’Italia l’isola di Budelli è rimasta italiana e protetta e assegnata al Parco Nazionale di La Maddalena il giorno 11 marzo 2016 – dichiarano - Ci siamo anche chiesti dopo che l’emergenza nazionale nei mesi scorsi è diventata quella legata ai terremotati se fosse opportuno proseguire con il nostro progetto. E abbiamo poi deciso di proseguire con l’obiettivo di fare di Budelli la prima isola-laboratorio di educazione ambientale del Mediterraneo. Crediamo che ci sia infatti un legame tra la prevenzione dei disastri, la cultura della sicurezza del territorio e l'educazione ambientale. Più occasioni di educazione ambientale ci saranno, a partire da quello che vogliamo realizzare a Budelli e più i cittadini vedranno il territorio come un bene comune da salvaguardare anche con i riferimenti ai disastri naturali. Per questo crediamo che sia importante andare avanti. Abbiamo però deciso di andare avanti con l’obiettivo di fare di Budelli la prima isola-laboratorio di educazione ambientale del Mediterraneo».

Dopo essere stati a Budelli a metà settembre, hanno quindi definito una serie di obiettivi concreti che vorrebbero raggiungere insieme alle persone, al Wwf, al Parco Nazionale ed alle Comunità locali attraverso il crowdfunding: una passerella a confine della spiaggia rosa anche per proteggere la duna; una rete di sentieri da cui non si debba uscire, con pannelli di spiegazione della natura dell’isola; una stazione meteo per raccogliere dati utili a capire le modificazioni del clima; webcam collegate con la scuola per la vigilanza ambientale e per osservare a distanza l’isola; borse di studio per ricerche naturalistiche e archeologiche; inserimento della spiaggia rosa tra i beni del patrimonio mondiale Unesco. “Intendiamo realizzare i vari interventi man mano che saranno raggiunte le somme necessarie”, insistono i giovani alunni.

Ognuno può fare la sua parte: il Parco Nazionale, proteggendo con un sistema di boe l’ambiente costiero e sottomarino e la prateria di Posidonia, stabilendo dei flussi di visitatori annuale ben definito come viene fatto ad esempio a Montecristo, rimuovendo i rifiuti, realizzando una postazione antincendio; le scuole italiane, partecipando alla campagna di crowdfunding con donazioni e facendo proposte per attività di educazione ambientale; tutti i cittadini, facendo donazioni. «La nostra campagna di crowdfunding ha ora l’obiettivo di raccogliere 100mila euro per i sette progetti da realizzare e termina il 30 giugno 2017: abbiamo davanti alcuni mesi per raggiungere tutti insieme l’obiettivo. I nomi di tutti i cittadini, le scuole, le associazioni che avranno fatto donazioni saranno indicati in una targa che sarà posta all’Arcipelago di La Maddalena. Sosteneteci», concludono gli alunni della terza B di Mosso.

Nella foto: tre ragazzi della terza B di Mosso con insegnanti alla festa dell'Iti


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