Entusiasmo e determinazione a Roma per l´audizione della città di Alghero, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2018. In apertura dei lavori presentato il video con le bellezze della Riviera del Corallo e il progetto di rigenerazione urbana
ALGHERO - Il fascino e il progetto per l'Alghero del 2018 sotto la lente del MiBACT. Due ore di audizione questa mattina a Roma per la nutrita delegazione algherese composta da Mario Bruno, l'assessore alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna Claudia Firino, la delegata alla Cultura e Turismo del Comune di Alghero Gabriella Esposito, il segretario generale dell'Ente Luca Canessa con i dirigenti dei settori Programmazione, Finanze e Bilancio, Salvatore Masia e Pietro Nurra, il presidente della Fondazione Meta, Paolo Sirena. Con loro i rappresentanti istituzionali della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, Joan-Elies Adell della Generalitat de Catalunya e Filomena Cappiello, responsabile regionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose.
«La Regione crede nelle potenzialità dei comuni come motori di sviluppo culturale e sostiene Alghero, e l’amministrazione locale, in questa candidatura della città a Capitale della Cultura 2018. La città catalana può guadagnare attraverso questa candidatura una grande opportunità di promozione a livello nazionale e internazionale, in ambito culturale, ambientale e turistico. Il progetto presentato per la candidatura è importante non solo per il singolo comune ma per tutto il territorio circostante. Non da ultima la questione della lingua, come fondamentale caratteristica identitaria della zona».
A dirlo è l’assessora della Cultura Claudia Firino. La Capitale italiana per il 2018 sarà proclamata martedì 31 gennaio alle ore 15. Entusiasmo e determinazione anche per il primo cittadino Mario Bruno che comunque rimane con i piedi ben saldi per terra. «La partita della vita non è il titolo, al quale comunque puntiamo, ma l'attuazione del progetto. E ci sono tutte le condizioni perché Alghero lo realizzi comunque, attraverso la rigenerazione urbana, eventi, spazi, mostre, appuntamenti internazionali tutto l'anno, con il metodo della partecipazione, creando impatti notevoli e duraturi nello sviluppo e nell'occupazione. E con due testimonial e progettisti di eccezione: Antonio Marras e Paolo Fresu» precisa Mario Bruno.