Skin ADV
Porto Torres 24
Notizie    Video   
NOTIZIE
Porto Torres 24 su YouTube Porto Torres 24 su Facebook Porto Torres 24 su Twitter
Porto Torres 24notiziesardegnaOpinioniAeroportoStoria di un disastro annunciato
Antonio Attili 22 gennaio 2017
L'opinione di Antonio Attili
Storia di un disastro annunciato


I dati pubblicati da Assaeroporti A fine 2016,consentono di avere un’idea chiara sulla situazione del Trasporto aereo in Sardegna. Emergono con chiarezza due tendenze. La prima riguarda le merci.Gli Aeroporti di Cagliari,Olbia e Alghero perdono in modo significativo. E’ questione trascurata questa delle merci e bisognerà tornarci per necessari approfondimenti. Nel settore passeggeri invece la situazione è molto differenziata. Cagliari incrementa di pochissimo,1% per un totale di 3695000 passeggeri; Olbia cresce in modo significativo,13,7% per un totale di 2546000 passeggeri; Alghero tracolla, -19,8% per un totale di 1346000 passeggeri. Il colpo è forte ma non inaspettato anzi annunciato da molti mesi. La profonda crisi dell’Aeroporto di Alghero è legata ad almeno tre fattori specifici e a fattori più generali che incidono su tutto il trasporto aereo sardo.

I fattori specifici sono: L’addio di Ryanair; Il modello della Continuità territoriale 1; L’abbandono della Continuità territoriale 2. L’abbandono di Ryanair ha inciso pesantemente; i dati disaggregati parlano di -37% di passeggeri stranieri. Nel 2016! Ora diciamolo con chiarezza: non c’era nessun impedimento a rifinanziare il vettore dopo il pronunciamento dell’Europa. Il mancato rifinanziamento è stata una scelta politica della Regione Sardegna, proprietaria della Società di gestione dell’Aeroporto di Alghero al 100% fino a Dicembre 2016. L’operazione è stata completata con la vendita del 72% delle azione della Società di gestione la Fondo F2i. Questo è successo. A mio parere si tratta di scelte profondamente sbagliate che mettono in ginocchio l’Aeroporto di Alghero, con possibili pesanti ripercussioni sui lavoratori, e che generano pesantissime conseguenze sull’economia del Nord-Ovest della Sardegna.

Una scelta scellerata, un errore grossolano fatto con ostinazione così come fu per la Flotta Sarda voluta da Cappellacci. Alcuni sostengono che fu un errore affidarsi a Ryanair che agiva in condizioni di monopolio e che ha sempre imposto le sue scelte. Non condivido queste obiezioni per diversi motivi. Anzitutto Ryanair fu l’unico vettore a proporsi per un accordo che ha portato risultati straordinari a tutti i soggetti interessati a fronte di un investimento modesto. Il modello è stato copiato da altre Regioni tanto che nel 2016 il vettore è diventato il primo in Italia, indice certo dell’efficacia del progetto industriale; Ryan chiude ad Alghero e apre a Cagliari! “e ho detto tutto”! Ogni commento è superfluo. Ad aggravare la situazione è intervenuto il modello di gara della Continuità 1 che ha pesantemente tagliato il numero dei collegamenti con Milano e Roma; Infine la rinuncia alla Continuità 2 che ha eliminato collegamenti con importanti Aeroporti Nazionali, Bologna in particolare, che ha ulteriormente ridotto il numero dei passeggeri. I due fattori principali che hanno negativamente inciso sono: La carenza di risorse; L’estensione delle tariffe scontate ai non residenti.

Il problema delle risorse è cruciale; il finanziamento della Continuità è passato attraverso tre fasi: nel 1991 tutte le risorse sono statali(100 miliardi di lire); dopo il 2008 tutto a carico della Regione(per scelta della Regione!); nel 2017 un modello misto (30 milioni di Euro dallo Stato, 20 milioni dalla Regione); non si capisce se il contributo statale è ”una tantum” o è strutturale cioè continua nel tempo. In pratica la Regione dopo il 2008 ha iniziato a ridurre la qualità della Continuità intervenendo su tariffe, Aeroporti collegati, frequenze: La situazione dei residenti in Sardegna, per i quali è stata fatta la Legge, è peggiorata e non di poco. Un ulteriore peggioramento si è avuto con la sciagurata idea di estendere ai non residenti, per dieci mesi l’anno, la tariffa scontata che è stata pagata dai Sardi con le risorse regionali con questo straordinario risultato: i Sardi hanno peggiorate le loro condizioni di trasporto pagando per migliorare le condizioni di trasporto degli altri!

La Regione non deve, a mio parere, avallare questa situazione; deve invece aprire una vertenza con lo Stato su almeno due punti: Il finanziamento della Legge deve tornare interamente a carico dello Stato; Vanno ridotte le tasse sul biglietto aereo che ormai hanno raggiunto una percentuale di circa il40%. Inoltre, e la Regione lo può fare subito, va eliminata l’estensione degli sconti ai non residenti, usando le risorse liberate per migliorare il trasporto per i residenti. Cosa succederà nel 2017? La Regione annuncia modifiche al Bando di gara 2017/2020. Staremo a vedere e speriamo bene, ma le premesse non sono incoraggianti. E per l’Aeroporto di Alghero? Buio fitto. L’unica speranza è che il Fondo F2ì, che sa come si gestiscono gli Aeroporti, prepari un serio piano di rilancio. Ne hanno bisogno i lavoratori che temono oggi per il loro posto di lavoro, gli operatori economici, l’intero territorio del Nord-Ovest della Sardegna.

*già Deputato della Repubblica


Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)