OLIENA - L’eccezionale ondata di piena del Cedrino, a seguito delle abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni, ha sommerso per oltre due metri e mezzo la sorgente di Su Gologone. Sono stati investiti anche gli impianti di pompaggio che garantiscono l’approvvigionamento idrico di Oliena e Dorgali dalla fonte carsica.

Già dall’alba le squadre di Abbanoa si sono messe a lavoro per ripristinare l’erogazione nei due centri. Sono state avviate anche le manovre per attivare il collegamento con l’acquedotto Govossai alimentato dal potabilizzatore di Jann’e Ferru a Mamoiada. Una doppia operazione che ha l’obiettivo di far fronte ai disservizi causati dall’ultima ondata di maltempo: «Fonte del Gologone: pompe sott’acqua, attivati gli interventi di ripristino e intanto integriamo dal potabilizzatore di Jann’e Ferru», così l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, ha spiegato su Twitter gli interventi in corso.

Mentre a Oliena Abbanoa ha potuto garantire l’erogazione all’utenza tramite le scorte nei serbatoi (cali di pressione si sono registrati soltanto nella parte alta dell’abitato), a Dorgali le riserve erano già esaurite da questa mattina. La piena del Cedrino ha sommerso le pompe che consentono di sollevare l’acqua verso i due paesi. Quando l’ondata ha iniziato ad abbassarsi i tecnici di Abbanoa sono entrati in azione: è stato necessario realizzare una via d’accesso alternativa e rompere un muro. Un primo impianto di sollevamento è già operativo e ora si stanno sostituendo le pompe del secondo impianto.

E’ stato predisposto anche il collegamento con Jann’e Ferru, operativo grazie agli interventi di interconnessione tra i diversi acquedotti del Nuorese. In questo modo, anche quando le condizioni rendono inutilizzabile l’acqua della sorgente di Su Gologone, i centri serviti possono fare affidamento su una fonte alternativa di approvvigionamento di acqua potabile.