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A.B. 25 gennaio 2017
Cemento ad Alghero, Fi: due pesi e due misure
Forza Italia interviene sulla querelle relativa alla lottizzazione nella zona di Calabona e sulla sopraelevazione nelle sottozone B1 e B2. «Interpretazione autentica per la prima e blocco sopraelevazione nelle B1 e B2», sottolinea il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Tedde. Le dichiarazioni di Pais, Pirisi e Camerada


ALGHERO - «Ad Alghero in tema di “interpretazioni autentiche” di norme urbanistiche si fanno figli e figliastri. Siamo infatti ancora in attesa che vengano “autenticamente interpretate” le norme del Piano Particolareggiato delle sottozone B1 e B2 che oggi pare non vengano applicate, con conseguente blocco delle pratiche di sopraelevazione». Così interviene il Gruppo consiliare di Forza Italia nel Consiglio comunale di Alghero sull'interpretazione autentica delle norme da applicare alla richiesta di lottizzazione sul colle di Calabona approvata nei giorni scorsi in aula (assenti i consiglieri forzisti) e sulla mancata adozione di pari delibera in relazione a quelle che gli Azzurri definiscono «difficoltà interpretative sulle sopraelevazioni nelle sottozone B1 e B2».

«Un trattamento discriminatorio incomprensibile – denuncia il capogruppo Pirisi, già assessore all'Urbanistica della Giunta Tedde - Dal 2002, anno di approvazione del Piano Particolareggiato delle zone B1 e B2, e fino al 2012, il Comune di Alghero ha sempre interpretato le sue Norme tecniche di attuazione nel senso che, tanto in sede di sopraelevazione, quanto in caso di demolizione e ricostruzione, si potessero sviluppare gli indici massimi di zona, tenendo conto delle altezze del comparto e non del fabbricato adiacente». «Per dieci anni – sottolinea Michele Pais - il Comune ha ritenuto le due fattispecie del tutto analoghe: non essendo logico vietare una sopraelevazione, quando invece lo stesso intervento sarebbe risultato assentibile in caso di demolizione e ricostruzione. Ciò fino al 2012, quando un’ordinanza del Tribunale della libertà, relativa ad un procedimento penale poi archiviato, incidentalmente valorizzava una diversa interpretazione».

«La stessa Amministrazione comunale ha tentato di “correre ai ripari” – evidenzia Nunzio Camerada - avviando un procedimento teso a fornire un’interpretazione autentica delle disposizioni che aderisse alla prassi interpretativa seguita nel corso degli anni. Questo procedimento, sul quale si sono espressi con parere favorevole sia il Settore Urbanistica ed Edilizia Privata che la Commissione consiliare Urbanistica non è stato mai fatto approdare in Consiglio comunale per il voto definitivo. Due pesi e due misure, quindi» è l'opinione del consigliere-architetto.

«E ciò accade – commenta Pirisi - mentre ad Alghero il comparto dell’edilizia è sprofondato nella crisi più profonda, con decine di aziende chiuse e centinaia di posti di lavoro persi, e il Ppr di Soru blocca ogni possibilità di investimento nell'area della bonifica e impedisce agli agricoltori algheresi di accedere agli ingenti fondi del Piano di sviluppo rurale. Occorre fare esprimere il Consiglio comunale così come è stato fatto esprimere sulla lottizzazione Calabona. Crediamo sia arrivata l’ora di smetterla – chiude Pirisi - di fare figli e figliastri anche nell’edilizia».


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