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Red 13 febbraio 2017
Il lungo viaggio di una chemise arriva a Firenze
Lunedì 20 febbraio, durante gli incontri Knit, dedicati al mondo femminile, il saggista Fabrizio Casu presenterà il suo libro, “Il lungo viaggio di una chemise/un´epoca attraverso un abito”


SASSARI - Lunedì 20 febbraio, durante gli incontri Knit, dedicati al mondo femminile, il saggista Fabrizio Casu presenterà, per la prima volta a Firenze, il suo libro, “Il lungo viaggio di una chemise/un'epoca attraverso un abito”. L’opera analizza attraverso un abito iconico (la chemise à la reine) una breve, ma significativa fase di emancipazione femminile e di liberazione dalle gabbie fisiche (i corsetti) e sociali (il ruolo tradizionale della donna) a cavallo fra la fine dell'Antico Regime e l'epopea napoleonica. La presentazione sarà supportata, come sempre, dalla proiezione di immagini tratte dalla ritrattistica anglo francese del Diciottesimo e Diciannovesimo Secolo. L'appuntamento è per le ore 17, nella Libreria Ibs Libraccio, in Via de Cerretani 16/r.

Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della modernità più radicale: promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò. Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue “fêtes champêtres” e ne lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun. Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale): interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a tutte le donne. Questo indumento attraversa i Continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche (dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale: da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa elitaria a fenomeno di massa. In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle ceneri della Rivoluzione.

Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion design alla Naba di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting ed uno di textile design, matura esperienza di stage alla Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo Alternativo fra Arte e Moda” e ha partecipato, nel 2011, alla Biennale Sardegna, iniziativa promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia. Nel maggio 2013, ha pubblicato due saggi per la casa editrice Edes: “Novecento: il secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
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