Mariangela Pala
7 marzo 2017
Porto Torres, mensa scolastica: 677 utenti morosi
Il servizio di ristorazione scolastica batte cassa. All’appello mancano circa 35.288 euro, ossia l´ammontare della somma che deve ancora essere corrisposta da 677 utenti per il servizio mensa nelle scuole
PORTO TORRES - Il servizio di ristorazione scolastica batte cassa. All’appello mancano circa 35.288 euro, ossia l'ammontare della somma che deve ancora essere corrisposta da 677 utenti per il servizio mensa nelle scuole. «Andiamo con ordine. L'Amministrazione comunale versa quasi 5 euro per ogni pasto – ricorda il Sindaco Sean Wheeler – mentre viene chiesto un massimo di 1,90 euro alle utenze. L'impegno totale dal bilancio comunale è di circa 610mila euro. Il Comune di Porto Torres sostiene quindi la stragrande maggioranza dei costi. Il contributo richiesto alle famiglie è minimo e tante utenze sono esenti o quasi dal pagamento in base alla situazione economica familiare».
Il primo cittadin ricorda anche che «lo scorso anno abbiamo anche effettuato ulteriori tagli a favore soprattutto delle famiglie che hanno più figli iscritti al servizio. Nonostante questo si registrano ancora tante pratiche di morosità che, come previsto dal regolamento, dovranno obbligatoriamente essere valutate». Nei mesi scorsi il Servizio Pubblica Istruzione ha trasmesso 157 lettere di sollecito per provare a riscuotere almeno i debiti più consistenti.
Gli utenti sono anche stati contattati telefonicamente. L'amministrazione comunale vanta un credito che va da cento a ottocento euro verso 106 famiglie. Circa 140 sono gli utenti che devono corrispondere cifre comprese tra 40 e 99 euro, 366 sotto i quaranta euro e 173 sotto i dieci euro. «Il regolamento per il funzionamento del servizio di ristorazione scolastica prevede che l'iscrizione non possa essere accettata se non si è in regola con i pagamenti. Non stiamo fissando scadenze immediate, ma è nostro dovere portare a conoscenza dei cittadini interessati lo stato dell'arte – conclude il sindaco – proprio per evitare sorprese e continuare a garantire la prosecuzione del servizio».
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