Giuseppe Marceddu
13 marzo 2017
L'opinione di Giuseppe Marceddu
Porto Torres ostaggio del barbuto incantato
Sconcertanti e mortificanti gli interventi di Sean Wheeler nell' ultima riunione del direttivo dell'Ente Parco dell'Asinara. La pochezza politica di quest'uomo è tale da imbarazzare chiunque sia presente agli incontri e ai tavoli di lavoro. Nella fattispecie lo sprovveduto ha dato il peggio di sé quando è stato discusso il punto all'ordine del giorno relativo al gravoso problema dell'emergenza idrica nell'isola. Il sindaco ha balbettato scuse deprimenti sul mancato utilizzo dei fondi messi a disposizione del Comune dalla Regione ormai un anno e mezzo fa. Come un bambino colto in fallo ha farfugliato assurdità paradossali in una scena penosa che ha catapultato il ruolo che riveste in una dimensione grottesca avvilendone l'ufficio e immiserendo la sua funzione rappresentativa.
In quella sede Sean è stato capace di inanellare una serie di castronerie come il più fantasioso degli infanti. La più sublime è stata quella che lo ha visto, a suo dire, artefice della proposta, poi accolta, di ottenere dalla Regione il finanziamento di oltre tre milioni dilazionato in cinque anni anziché in un unica e immediata soluzione come aveva proposto l'ente regionale. Cioè, l'Amministrazione Comunale avrebbe già da ora potuto disporre dell'intero finanziamento ma, grazie alla scellerata iniziativa del primo cittadino, dovrà aspettare il 2020 per trovarsi nelle casse la cifra totale. Se quanto detto da Sean corrispondesse al vero ci troveremmo davanti al primo caso di schizofrenia amministrativa.
In realtà, anche se la sua incapacità arriva a tanto, penso che si sia trattato di una colossale balla, l'ennesima, elucubrata al solo scopo di dare fiato alla solita logorrea dialettica perché il fumo distraesse i presenti dalla monumentale assenza di sostanza. E la sostanza è che a distanza di un anno e mezzo questo prototipo di e-administrator non è stato capace di far elaborare uno straccio di progetto per le opere necessarie alla risoluzione del problema. La sostanza è che nell'isola c'è un'emergenza di primaria importanza e il web-major non utilizza i fondi a disposizione per iniziare a risolverla. La sostanza è che Sean non ha la più pallida idea di quale sia il suo ruolo e continua a sorridere beato fra eventi, conferenze e bonifici bancari d'indennità.
La sostanza è che buona parte dei componenti della maggioranza consiliare è consapevole dell' inadeguatezza di Sean ma lo tiene comunque in piedi per motivi di opportunità. La sostanza è che la città ha a suo tempo scelto di cambiare e chi ha raccolto il voto di rabbia non è in grado neanche di provvedere alla manutenzione di un’aiuola. Se questa drappello di improvvisati avesse una minima consapevolezza dei propri limiti rimetterebbe immediatamente il proprio mandato, chiederebbe scusa ai cittadini e ci libererebbe dall’umiliazione a cui costantemente il barbuto incantato ci costringe.
*Libero professionista
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