Trapelano nuovi particolari nel controverso tesseramento Pd di Alghero e Sassari. Le uniche due tessere online rifiutate in tutta la provincia porterebbero il nome di Giusy Piccone (membro dell´assemblea nazionale) e Raimondo Cacciotto, entrambi algheresi
ALGHERO - Dopo circa tre anni dalle elezioni algheresi, la "diaspora" politica conseguente al pasticciaccio brutto scoppiato in casa Pd non accenna a ricomporsi. Tanto che, dopo le espulsioni del 2014 (mai notificate ad alcuno) e il rigetto di numerose tessere nel 2015 (quando addirittura sono stati restituiti i soldi agli iscritti), anche il tesseramento del 2016 si chiude col botto [
LEGGI]. Rifiutate più di cento tessere, tecnicamente perchè «non ritirate personalmente dagli iscritti». Il regolamento, infatti, non ammette la possibilità (peraltro da sempre utilizzata in larga misura nel resto della provincia di Sassari, ma un po in tutta Italia) di consegnare pacchetti di tessere senza la presenza dei singoli richiedenti.
Ma c'è di più. Dopo la relazione dell'Ufficio adesioni provinciale composto da Taras, Pinna e Sale, e il verbale della Commissione provinciale per il tesseramento costituita da Daga, Borghetto, Fumi, De Luca, Galisai, Dejana, Mameli e Fantato, iniziano a trapelare nuovi particolari. Delle ventuno tessere online registrate in tutta la provincia di Sassari, risulterebbero solo due rigetti, che porterebbero il nome di Giusy Piccone e Raimondo Cacciotto (entrambi di Alghero). Motivazione: perchè aderenti ad altri gruppi consiliari diversi dal Pd. Decisione che avrebbe spaccato perfino la Commissione presieduta da Borghetto.
Infatti, la motivazione statutaria si rifà addirittura al 2014 e non troverebbe applicazione nel caso dell'assessore algherese (il più votato con circa mille preferenze alle Comunali), e sarebbe stata più volte sorvolata, già negli anni scorsi, proprio per alcuni consiglieri comunali di Sassari (iscritti Pd, ma eletti in altre liste civiche). Non mancano anche le particolarità: la consigliera Piccone, infatti, fino al nuovo congresso è perfino membro dell'assemblea nazionale
Dem. Un fatto che la dice lunga sulla confusione che regna oggi tra i Democratici sardi. Difficile capire adesso cosa potrebbe succedere, ma non è escluso che il caso-Alghero, un'anomalia sempre più nazionale, possa riservare nuovi e avvincenti colpi di scena. Infatti, c'è da capire la posizione del sindaco Mario Bruno, soprattutto in questa delicata fase pre-congressuale.
Nella foto: l'assessore Raimondo Cacciotto e Mario Salis, segretario circolo locale Pd
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