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Mariangela Pala 4 aprile 2017
Porto Torres: aggressione ai servizi sociali, allarme degli operatori
Un utente è riuscito ad infilarsi nella porta di accesso agli uffici dove gli operatori e gli assistenti sociali svolgono quotidianamente le loro attività pretendendo del denaro, tra minacce e intimidazioni, e il pagamento della bolletta della luce


PORTO TORRES - Un increscioso atto di aggressione verbale si è verificato questa mattina all’interno degli uffici comunali dei Servizi sociali di viale delle Vigne. Un utente è riuscito ad infilarsi nella porta di accesso agli uffici dove gli operatori e gli assistenti sociali svolgono quotidianamente le loro attività pretendendo del denaro, tra minacce e intimidazioni, e il pagamento della bolletta della luce.

L’assistito, ormai noto agli operatori, ha puntato il dito su una delle assistenti sociali e sul responsabile del servizio, Marcello Tellini minacciandolo di morte e con l’intento di aggredirlo. Immediatamente tre agenti della Guardia di Finanza, trovatisi lì per caso, lo hanno fermato invitandolo a tranquillizzarsi e a ragionare. Subito dopo sono stati allertati anche i carabinieri che gli hanno intimato di allontanarsi. Una situazione che testimonia il livello di tensione e di disperazione delle persone che sempre più spesso si rivolgono ai servizi sociali per evidenti difficoltà economiche.

«Mi ha minacciato di morte - ha detto il responsabile dei servizi sociali, Marcello Tellini – e i carabinieri mi hanno invitato ad uscire per evitare che l’utente potesse agitarsi di più e aggredirmi». I numerosi episodi di violenza tra scritte ingiuriose e offensive riportate sui muri dello stabile e verificatisi nell'ultimo periodo a danno del responsabile dei servizi sociali e degli stessi assistenti sociali descrivono una situazione allarmante: minacce e intimidazioni in costante aumento, che potrebbero sfociare in vere e proprie aggressioni.

Preoccupa infatti, soprattutto, la quotidiana violenza verbale cui gli operatori sono sottoposti e la conseguente situazione di stress. Per questo motivo chiedono di potenziare le misure di sicurezza e di essere tutelati attraverso l’ausilio di una guardia giurata o la predisposizione di telecamere all’esterno dell’edificio, Più volte gli operatori del servizio hanno richiamato l’attenzione sul diffuso clima di tensione che, in un crescendo spesso fuori controllo, circonda il lavoro di quanti operano nei servizi sociali. «Ciò è dovuto soprattutto – spiega Tellini – alle carenze che sconta l’infrastruttura a causa dei tagli operati e al nuovo sistema di erogazione del danaro insieme alla crescita dei nuovi bisogni frutto della recente crisi economica, che hanno visto aumentare le richieste d’aiuto».

La professione di assistente sociale ricopre un ruolo centrale all'interno del sistema di welfare e oggi più che mai diventa difficile avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per gestire al meglio le situazioni di maggiore criticità, e a maggior ragione tutelare la loro incolumità, rappresenta un investimento a favore dell’intera rete di protezione e di sostegno alle famiglie in difficoltà.


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