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Mariangela Pala 3 maggio 2017
Processione: Santi Martiri verso Balai
Appuntamento tradizionale per i fedeli della comunità di Porto Torres e della diocesi. Inizia domani, martedì 3 maggio la festa religiosa che celebra il culto dei Santi Martiri


PORTO TORRES - Appuntamento tradizionale per i fedeli della comunità di Porto Torres e della diocesi. Inizia domani, martedì 3 maggio la festa religiosa che celebra il culto dei Santi Martiri. Dopo la celebrazione della Santa messa in Basilica da parte di don Mario Tanca, una folla di fedeli accompagnerà in processione i Protomartiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario fino alla chiesetta di Balai vicino. E a partire da quel giorno, numerosi pellegrini si recheranno in quella chiesa in pellegrinaggio fino al giorno della vigilia della festa della Pentecoste.

Il luogo dove si racconta che i corpi santi siano stati custoditi fino a quando è stata costruita la Basilica, diventerà luogo di preghiera fino alla fino alla domenica di Pentecoste, quando le statue lignee saranno riportate nella chiesa romanica di Monte Agellu. I fedeli della comunità parrocchiale e molti altri provenienti da Sassari e da altri centri, in quella sera non mancano di manifestare la loro devozione ai martiri, partecipando all’evento religioso. La Processione del rientro e il Pontificale del giorno della festa sono, infatti, i momenti culminanti in cui la comunità turritana manifesta la propria devozione ai Santi.

Dalla sera del 3 maggio avranno inizio una serie di eventi che testimoniano il legame profondo che esiste tra i Martiri e la comunità turritana. La data del 4 maggio è assunta, per tradizione, come l’anniversario della Dedicazione (o consacrazione) della Basilica Turritana. «L’origine e la conferma di tale tradizione va riferita al “Condaghe di San Gavino” apografo stampato nel 1620, di cui si trova un unico esemplare a Cagliari presso la Biblioteca Universitaria», ha detto il parroco Don Mario. In calce a tale documento a stampa in lingua sarda logudorese, si porta la data di dedicazione e consacrazione della Insigne Basilica turritana, fino al 1441 Cattedrale dell’Arcivescovo turritano, che aveva sotto di sé ben sette diocesi suffraganee: Sorres, Plovaca, Castra, Bisarcio, Ampurias, Bosa e Ottana (la cui sede dopo il 1503 venne trasferita ad Alghero).

Si legge nel Condaghe che probabilmente riferisce come data una precedente dedicazione di un’altra cattedrale paleocristiana, naturalmente antecedente a quella attuale costruita con maestranze pisane nel periodo intercorrente tra il 1030, inizio, e il 1080, fine della costruzione.
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