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Antonio Sini 25 maggio 2017
Il progetto di Bitti per rilanciare il calcio a Fertilia
«Abbiamo bisogno di un campo – afferma Antonio Bitti – senza la disponibilità del San Marco ogni ragionamento è vano», nel mentre dialoga con la Nettuno di Alghero ed è pronto con un nuovo gruppo dirigente


ALGHERO - Al di là del ponte sul Calich, a Fertilia, un anno dopo la scomparsa della squadra dai campionati dilettantistici, si ricomincia timidamente a parlare di calcio. Il motore dell'iniziativa è l'imprenditore locale Antonio Bitti (noto per i suoi trascorsi con la maglia del Fertilia, ottimo preparatore, approdato alla Torres di Sassari). Attualmente Bitti è quello che tenacemente vorrebbe far ripartire il calcio nella borgata, e comincia a tessere i fili di una collaborazione possibile con qualche società di Alghero.

Che ci stia provando lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi è stato notato a Fertilia in compagnia di Alessandro Merella, presidente della Nettuno. I due si stanno incrociando da quando la Nettuno ha chiesto all'Amministrazione comunale la possibilità di avere il campo San Marco di Fertilia, per far giocare il proprio settore agonistico giovanile. Antonio Bitti vorrebbe rilanciare il calcio a Fertilia puntando sopratutto su giocatori locali e puntando sul contenimento delle spese di gestione “dividendo”, eventualmente con altri, il costo della gestione del San Marco, che potrebbe essere troppo oneroso. Bitti, come noto, ha anche buone conoscenze in Provincia e pare che abbia trovato la disponibilità di qualcuno a dargli una mano. E qui il progetto prende corpo. In sostanza, un gruppo dirigenziale gestirebbe la società con una squadra che parteciperebbe al campionato di Seconda categoria, ma avendo cura di far crescere i giovani in un'ottica futura e soprattutto avere una collaborazione attiva con la Nettuno, che gestirebbe il settore giovanile agonistico.

Merella non smentisce il contatto con Antonio Bitti, ma precisa che tutto è assolutamente a livello di sola ipotesi. Bitti, di contro, comincia a parlare come chi ha in mente un buon progetto, ma deve fare i conti con una realtà che stride: «abbiamo bisogno di un campo – attacca – senza la disponibilità del San Marco ogni ragionamento è vano. Senza certezze sulla fruibilità dell’impianto ogni programma rischia di rimanere campato per aria». La sensazione è che Antonio Bitti abbia le idee molto chiare sul con chi e cosa fare nell’immediato per far ripartire a Fertilia il movimento calcistico, ma che ci sia una sorta di freno a mano tirato derivato dalla indisponibilità della struttura del San Marco. Struttura che necessita di interventi robusti di manutenzione ordinaria e straordinaria, messi nel conto dall’Amministrazione comunale e resi pubblici in occasione di incontri istituzionali con il Comitato di Quartiere. Come dire, che il pallino della situazione si getta nel campo dell’Amministrazione comunale, che deve dare risposte certe sui tempi previsti per l’intervento sul campo. Che l’assessore Antonello Usai, a nome dell’Amministrazione, e la nuova nascente società si debbano parlare sembra superfluo anche affermarlo. Ma chi farà il primo passo?

Nella foto: Antonio Bitti
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