Le squadre di Abbanoa hanno completato la prima fase di installazione di una serie di dispositivi che rivoluzioneranno la gestione della condotta adduttrice tra l’invaso del Temo (Monteleone Rocca Doria) e Macomer, comprese le diramazioni per Bonorva, Mara, Padria, Pozzomaggiore, Semestene e Giave
MACOMER - Le squadre di Abbanoa hanno completato la prima fase di installazione di una serie di dispositivi che rivoluzioneranno la gestione della condotta adduttrice tra l’invaso del Temo (Monteleone Rocca Doria) e Macomer, comprese le diramazioni per Bonorva, Mara, Padria, Pozzomaggiore, Semestene e Giave. Valvole e saracinesche automatizzate, misuratori elettromagnetici e sistemi di telecontrollo avanzati consentiranno di tenere sotto costante monitoraggio e di gestire l’operatività dell’acquedotto in maniera efficiente. Pressioni e portate saranno regolate automaticamente e qualsiasi anomalia sarà immediatamente individuata: in caso di guasti, quindi, si potrà intervenire tempestivamente.
La prima fase degli interventi programmati per ieri (mercoledì), ha riguardato i due principali impianti di sollevamento che portano l’acqua dal potabilizzatore ai serbatoi dei centri serviti: il “Temo 1”, in località Binzasidda, nel Comune di Mara; ed il “Temo 2”, in località Sa Domos Lavada, nel Comune di Macomer. L’intervento è stato eseguito coinvolgendo le squadre di tecnici mobilitate da due Distretti: il primo impegnato a Mara ed il secondo a Macomer.
Per la loro complessità, i lavori sono stati eseguiti con l’acquedotto messo in stand-by. Grazie alle manovre eseguite nei giorni scorsi dalle squadre di Abbanoa, durante la giornata l’erogazione all’utenza è stata garantita dalle scorte dei serbatoi comunali tenuti al massimo della loro capienza. Eventuali cali di pressione potrebbero manifestarsi nelle zone alte dei centri abitati, ma la situazione è destinata a rientrare nella normalità con il recupero delle scorte già in corso grazie alla riattivazione del serbatoio. Attualmente, si stanno avviando le manovre di riempimento delle condotte che dai due impianti di sollevamento raggiungono i centri serviti. In base alle scorte residue, si valuteranno eventuali chiusure notturne per recuperare i livelli e riportare più rapidamente alla normalità l’intero sistema.
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