«Dobbiamo ragionare come comunità», ha dichiarato l´assessore regionale della Sanità, impegnato oggi a Cagliari, all´incontro organizzato dall´Ats Sardegna, dove si sono confrontati tecnici ed operatori di diverse Regioni
CAGLIARI - Si sono confrontati tecnici ed operatori di diverse Regioni all'incontro di oggi (sabato) sui nuovi modelli sanitari, organizzato a Cagliari dall' Ats Sardegna ed aperto dall'assessore regionale della Sanità Luigi Arru. «Stiamo portando avanti una grande riforma, non senza difficoltà, per migliorare i servizi sanitari della nostra Regione - ha dichiarato l'esponente della Giunta Pigliaru - Non possiamo farcela senza il contributo di tutti, ma è importante imparare a ragionare in termini di rete, di azienda unica. La sanità deve essere davvero una comunità di persone, è l'unico modo che continuare ad avere un'assistenza universalistica e di qualità».
Al convegno “Ats Sardegna: un modello per migliorare la governance della continuità ospedale-territorio”, hanno portato l'esperienza di accorpamento di Asl il direttore generale della Usl Toscana sud est Enrico Desideri, Kyriakoula Petropulacos (della direzione generale Cura della persona, salute e welfare dell'Emilia Romagna), mentre Elena Cantù (Università Cattolica di Milano) e Federico Spandonaro (Università di Tor Vergata) hanno parlato dei modelli di governance nella centralizzazione regionale e di razionalizzazione della spesa. Il direttore generale dell'Ats Fulvio Moirano ha illustrato il lavoro fatto nei primi mesi di vita dell'azienda unica.
«Aspettiamo l'approvazione delle linee guida dell'atto aziendale - ha detto il manager - per poter dare forma compiuta all'Ats. Sono comunque tanti i processi avviati in questi cinque mesi, a prescindere dalla rete ospedaliera che è all'esame del Consiglio regionale. Proprio oggi, abbiamo inviato a tutte le sigle sindacali del comparto la piattaforma del contratto unico dell'Ats per il personale e siamo pronti al confronto».
Nella foto: un momento del convegno
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