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Porto Torres 24notizienuoroAmbienteParchi › Riconoscimento Unesco per l´Isola
Red 15 giugno 2017
Riconoscimento Unesco per l´Isola
L´Unesco riconosce il Parco di Tepilora, Rio Posada e Montalbo. «Riserva della biosfera premia un progetto condiviso per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile», sottolinea l´assessore regionale della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano


NUORO - «Oggi, l’Unesco certifica al mondo che il nostro paesaggio, unico dal punto di vista ambientale e della biodiversità e ricco di storia e cultura, è una risorsa non solo da tutelare e valorizzare ma che è volano per promuove il benessere delle comunità. Assieme agli amministratori locali e a tutti i soggetti che hanno partecipato e ci hanno creduto, siamo molto orgogliosi di avere portato in Sardegna il riconoscimento “Riserva della Biosfera”, grazie al progetto di candidatura coordinato dal Parco di Tepilora in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Essere Riserva della biosfera è infatti un valore aggiunto, un ulteriore stimolo verso lo sviluppo sostenibile, il miglioramento della qualità della vita, il rilancio dei prodotti locali, l'educazione ambientale». Così, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, questa mattina (mercoledì) nella prestigiosa sede dell’Unesco, a Parigi, per ricevere la qualifica assegnata, all’interno del programma “Mab-Man and biosphere”, alla zona del Parco naturale regionale di Tepilora, formalmente ed unanimemente istituito nell’ottobre 2014 con la legge n.21, a seguito di un lungo processo di condivisione, ed i territori del Rio Posada e del Montalbo.

Soddisfazione, a nome del Governo, è stata espressa dall’ambasciatore italiano all’Unesco Vincenza Lomonaco. «E’ un’ulteriore prova dell’impegno e della vitalità del nostro paese a tutela dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile» ha dichiarato, annunciando, inoltre, che a settembre l’Italia ospiterà il primo Youth form del Mab nella riserva del Delta del Po, a cui parteciperanno tutte le riserve della biosfera mondiali, comprese le quindici riserve italiane. Con Spano, il presidente del Parco di Tepilora Graziano Spanu, i sindaci dei Comuni interessati, i responsabili di Forestas e il rappresentante della Direzione generale “Protezione della natura e del mare” del Ministero dell’Ambiente Diego Martino. «Abbiamo avuto ragione a puntare con decisione sulla realizzazione del Parco naturale regionale quale strumento capace di tutelare e valorizzare armonicamente ambiente e sviluppo - spiega Spano - ed è stata premiata anche la governance innovativa, il fatto che il progetto sia partito dal basso e si sia rivelato, e continui ad essere, un ottimo esempio di collaborazione e coesione fra amministratori, comunità e territori. L’Unesco ha apprezzato particolarmente anche il rapporto tra la popolazione e luoghi, e ci incoraggia a valorizzare le attività tradizionali e un modello di turismo ecosostenibile, in particolare nei mesi di spalla e nelle aree interne, che contribuisca a rafforzare l’identità locale e a coinvolgere i giovani sui temi della sostenibilità».

Particolare compiacimento è espresso da Spanu. «Siamo riusciti ad arrivare fin qui grazie al supporto della Regione e dell'assessorato dell'Ambiente, che ci auguriamo prosegua così proficuo, e alla coesione fra i sindaci. Abbiamo bruciato i tempi e ne siamo felicissimi. Il nostro è un modello di sviluppo che sta dando frutti importanti e si sta proponendo come buona pratica in tutta la Sardegna». Nelle motivazioni della scelta della zona, che interessa 50mila abitanti in diciassette Comuni con un range tra i 251 e gli 11mila residenti, anche la differenziazione dei paesaggi, con aree montane ed il massiccio del Montalbo, pianure, aree fluviali e costiere e la ricchezza di storia e cultura, tra cui il Canto a tenore, già patrimonio immateriale riconosciuto dall’Unesco e la vivacità della limba.

Il Programma “Uomo e Biosfera”, Man and the biosphere programme, istituito nel 1971, nel corso della 16esima Conferenza generale Unesco si pone come fine la salvaguardia e la valorizzazione degli ecosistemi ed individua territori caratterizzati da biodiversità peculiari, con particolare attenzione ai modelli di gestione promossi a livello locale ed alle politiche di sviluppo sostenibile. In Italia, la zona del Parco naturale regionale di Tepilora ed i territori del Rio Posada e del Montalbo è la 15esima riserva individuata. Nel 2016, il riconoscimento era andato alla Collina Po, il territorio piemontese individuato lungo il fiume Po, dalla collina che borda la città di Torino che interessa ottantacinque Comuni, le Aree protette del Po e della Collina torinese.

Nella foto: la delegazione sarda a Parigi
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