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S.O. 23 agosto 2017
«Ortopedia, stop al trasferimento al buio»
Ortopedia al Civile dal 1 settembre. Giovedì la riunione convocata con urgenza dal Sindaco di Alghero alla quale parteciperanno i primari, i capigruppo consiliari e i vertici dell´Azienda sanitaria. Si attendono risposte sull'organizzazione complessiva dei servizi


ALGHERO - Si avvicina il termine ultimo fissato dalla direzione sanitaria dell´Assl di Sassari per il trasferimento di tutte le attrezzature di Ortopedia dall´Ospedale Marino al Civile [LEGGI]. Dal 1 settembre, infatti, l'accettazione, sala gessi, diagnostica delle urgenze e degenza dell'Uoc Ortopedia e traumatologia dovrebbe trovare spazio nel presidio di via Don Minzoni, come disposto dal direttore Giuseppe Pintor. La scelta però, attuata nel mese di agosto e senza una preventiva condivisione con le istituzioni e le forze sociali - sindacati in testa - ha generato perplessità.

Si avvia, infatti, una riorganizzazione complessiva delle specialità da tempo auspicata, ma che in assenza di certezze sulla realizzazione del nuovo ospedale genera preoccupazione e alimenta dubbi su tempistiche e qualità degli spazi destinati ad ospitare i nuovi servizi. «Centralizzare il blocco operatorio e la sala gessi in un'unica struttura per ottimizzare il servizio è certamente positivo - hanno infatti sottolineato a più riprese in tanti, sindaco in testa - ma occorre contemperare esigenze e tempistiche». Insomma, dal territorio giunge una sorta di «stop al trasferimento al buio», in attesa di capire nel dettaglio il progetto della direzione sanitaria.

Risposte che potrebbero arrivare già giovedì. Proprio di questo si discuterà a Porta Terra nella riunione convocata alla presenza dei vertici aziendali dell'Assl, dei direttori dei reparti ospedalieri e dei capigruppo consiliari. Chiarita la volontà dell'assessorato regionale alla Sanità di «riqualificare, riorganizzando la sanità algherese e diversificando l’offerta assistenziale dei due ospedali» ed «esclusa qualsiasi ipotesi di chiusura dell'ospedale Marino» direttamente dalle parole di Luigi Arru [LEGGI], si tratterà di capire le reali esigenze di chi nell'ospedale ci lavora, al fine di individuare la strada più idonea da seguire con l'obbiettivo di cambiare per migliorare.

Inutile, infatti, sottolineare che, se l'offerta strutturale e dei servizi sanitari odierni sul territorio di Alghero presenta inadempienze e limiti, è perché sconta ritardi, errori e mancate scelte del passato. Il confronto è appena iniziato: sul tavolo la ricerca di soluzioni che migliorino l'organizzazione della sanità cittadina. Un diritto che non ha colori politici, seppur, sempre più spesso, la ricerca di facile consenso trascenda e sconfini la normale dialettica politica.
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