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Red 12 settembre 2017
Costruire insieme il futuro del Sacro Cuore
Ieri sera, al Masedu, si è tenuto l´incontro pubblico sul Piano particolareggiato del quartiere Sacro Cuore, adottato in via preliminare ad agosto. Un appuntameto importante, perché è stata l´occasione di spiegare alla cittadinanza il valore di questo strumento e sottolineare come tutti ora possano presentare eventuali osservazioni in materia


SASSARI - Partecipare alle scelte sul futuro del quartiere del Sacro Cuore. Con questo spirito, ieri pomeriggio (lunedì), i cittadini di Sassari hanno preso parte all'incontro organizzato al Masedu dall'Amministrazione comunale per spiegare il Piano particolareggiato ed i suoi obiettivi principali. «Abbiamo avviato il processo di pianificazione per le aree caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico-culturale, definite “centri matrice” dal Piano paesaggistico regionale della Sardegna – ha spiegato in apertura l'assessore comunale alla Pianificazione territoriale Alessandro Boiano - Nonostante il quartiere del Sacro Cuore sia fuori dal centro storico, medioevale e ottocentesco, l'Amministrazione ha ritenuto necessario procedere all'elaborazione di un piano anche per questa area». La zona del Sacro Cuore ha una grande importanza storico-architettonica, «perché costituisce il primo intervento di edilizia sociale progettata per l'Istituto fascista autonomo delle case popolari per la provincia di Sassari, realizzato tra gli Anni Trenta e Cinquanta», ha continuato Boiano.

La pratica urbanistica, dopo i passaggi in Terza commissione, è stata approvata in Consiglio il 3 agosto all'unanimità. Dal momento della pubblicazione nel Buras (come prevede la normativa) decorrono i sessanta giorni durante i quali chiunque può presentare osservazioni scritte. «Il piano particolareggiato è uno strumento fondamentale – ha spiegato il progettista Giovanni Marras – che incide sulla qualità complessiva della comunità che vive il quartiere, perché indica gli interventi edilizi e le modalità per valorizzare e migliorare l'area, gli spazi pubblici e gli immobili che la compongono nel rispetto delle peculiarità storiche e architettoniche che la connotano. L'obiettivo principale è la sostenibilità urbana e ambientale dell'area, attraverso la rigenerazione paesaggistica ed energetica del patrimonio edilizio privato».

Conservando l'impianto urbano originario e per valorizzare la natura tipicamente residenziale del quartiere, grazie a questo strumento urbanistico sarà possibile migliorare i viali alberati e gli spazi verdi, potenziandone la loro natura di luoghi di incontro ed aggregazione; saranno previste “isole 30” (dove i mezzi possono raggiungere massimo 30chilometri all'ora) e rivista, dove necessario, la viabilità. Saranno incentivati gli esercizi commerciali al minuto, le strutture associative, sanitarie, religiose e sociali. È previsto il recupero dei fabbricati già esistenti, con la sostituzione di parti incongrue. Per ogni palazzo ed appartamento sono pubblicate sul sito internet istituzionale del Comune le schede di sintesi che riportano l’analisi e le possibilità progettuali, attraverso l’individuazione degli interventi consentiti; si troveranno indicazioni sul colore della facciata, sugli infissi e su ogni altro dettaglio che possa riportare gli immobili alle caratteristiche tipiche degli Anni Trenta-Cinquanta, sottolineandone così la loro importanza storico-architettonica. Sarà possibile abbattere le barriere architettoniche, individuando le modalità più adatte che si sposano con la struttura originaria degli immobili, senza deturparla. Un'attenzione particolare è poi data all'efficientamento energetico, con l'inserimento di sistemi ecocompatibili, di isole energetiche e con il miglioramento dell'illuminazione pubblica. Nel Piano particolareggiato è prevista anche la costruzione di un nuovo immobile di edilizia residenziale pubblica al posto di un capannone in stato di degrado.

«Lo scopo di questi incontri è quello di dialogare con i cittadini e di raccoglierne le segnalazioni. Agli interventi di oggi, dunque, faranno seguito le valutazioni dell'Amministrazione - ha dichiarato in conclusione il sindaco Nicola Sanna - Quello della partecipazione democratica, infatti, è stato uno dei punti fondamentali del nostro programma elettorale ed è uno strumento che vogliamo continuare ad utilizzare, sollecitando il coinvolgimento dei cittadini alla stesura di documenti di valenza strategica e di grande utilità operativa. Il punto di vista dei sassaresi è necessario all'Amministrazione per comprendere i bisogni e le aspettative di coloro che hanno deciso di vivere in questa città per un tempo lungo. Il confronto con i cittadini di oggi sul tema della pianificazione urbanistica, sempre in evoluzione, deve basarsi sulla capacità di saper guardare al futuro, a come Sassari sarà nei prossimi quindici-vent'anni, e corrispondere, dunque, a necessità attuali, ma durevoli».

Nella foto: un momento dell'incontro
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