In molti ormai sostengono lo sciopero della fame a favore dell’approvazione dello Ius soli. L’appello del senatore del Pd Luigi Manconi continua a registrare adesioni all’interno e all’esterno dei palazzi della politica
ALGHERO - In molti ormai sostengono lo sciopero della fame a favore dell’approvazione dello
Ius soli. L’appello del senatore del Pd
Luigi Manconi continua a registrare adesioni all’interno e all’esterno dei palazzi della politica. Il 10 ottobre aveva digiunato l’intera giunta regionale del Piemonte. L’iniziativa era stata presa individualmente dal presidente della Regione
Sergio Chiamparino ma è stata largamente condivisa dalla sua amministrazione. «Quella sullo Ius soli è una legge di civiltà che va fatta, soprattutto perché è rivolta alla parte più debole e insieme fondante della nostra società: i bambini» ha dichiarato Chiamparino al Consiglio regionale.
Ha reso nota la propria voglia di digiunare a staffetta
Luigi de Magistris. Il sindaco di Napoli spiega «Lo ius soli è un diritto costituzionale ed è quindi necessario che il Parlamento italiano lo sancisca attraverso una legge dello Stato – e aggiunge – culture e diritti rafforzano la vita». Quache giorno prima avevano digiunato la consigliera comunale di Milano
Abdel Quader Sumaya, gli onorevoli
Gianni Cuperlo,
Rosy Bindi,
Chaouki Khalid e
Fausto Bertinotti, i senatori
Paolo Corsini e
Luciano Uras.
Intanto nelle ultime ore le adesioni alla campagna "Non è mai troppo tardi" superano la cifra di 1300, oggi partecipano al digiuno in 167.
Tra questi:
Paolo Fresu, altri quattordici europarlamentari:
Patrizia Toia,
Davide Sassoli,
Cécile Kyenge,
Brando Benifei,
Silvia Costa,
Daniele Viotti,
Alessia Mosca,
Renato Soru,
Elena Gentile,
Luigi Morgano,
Nicola Caputo,
Pina Picerno,
Mercedes Bresso,
Gianfranco Spadaccia, l'onorevole
Salvatore Capone, il sindaco di Latina,
Damiano Coletta e quello di Alghero,
Mario Bruno,
Federica Graziani, il documentarista
Christian Carmosino Mereu, lo scrittore
Marco Sessa,
Stella Jean,
Alessandro Gilioli, il gruppo sportivo Atletico Diritti. E si impegnano a scioperare nei prossimi giorni:
Michela Murgia e
Oliviero Toscani.
C’è poi chi non digiuna ma sostiene comunque: Come il Presidente del Senato
Pietro Grasso che ha parlato in favore della riforma della cittadinanza da Vibo Valentia: «Sullo Ius soli mi auguro si possa aprire una finestra nell’agenda particolarmente fitta del Senato per poterla calendarizzare». Grasso spiega: «Del resto – c’è – una maggiore consapevolezza che si tratti più di uno Ius culturae che di uno Ius soli in senso stretto». Anche
Piero Fassino è convinto che «si debba fare tutto il possibile per approvarla prima dello scioglimento delle Camere». Fassino tiene ad aggiungere che la riforma non riguarda i migranti appena sbarcati ma chi vive già in Italia da parecchi anni.
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