I sindaci di Sassari e Cagliari Nicola Sanna e Massimo Zedda chiedono alla Regione autonoma della Sardegna che la Città metropolitana di Cagliari e la Rete metropolitana del nord Sardegna siano identificate come bacini ottimali di mobilità
SASSARI - La Regione autonoma della Sardegna è attualmente impegnata in attività tese a delineare la futura organizzazione del trasporto pubblico nell’Isola. Nel rispetto degli indirizzi sanciti dalle normative europee e dalle norme nazionali dovranno, infatti, essere determinati i bacini ottimali di trasporto e mobilità. Questi dovranno necessariamente rispondere a requisiti di omogeneità e razionalità, che consentano un’ottimale pianificazione del servizio nel rispetto dei principi di efficienza ed efficacia.
Nel contesto regionale, esistono già almeno due bacini naturali di mobilità che possono essere identificati nei territori delle aree metropolitane di Sassari e Cagliari. Questi ambiti territoriali rappresentano dei bacini ottimali per ragioni storiche, strutturali, giuridiche ed economiche. Le due città con le rispettive aree territoriali costituiscono importanti poli di attrazione e di concentrazione di servizi di valenza sovracomunale. La stessa Regione, valutando tali aree urbane, ha istituito la Città metropolitana di Cagliari e la Rete metropolitana del nord Sardegna.
Tra l’altro, nei due territori, sono presenti le aziende di trasporto pubblico locale Ctm Cagliari ed Atp Sassari, che da tempo si caratterizzano per una sana, efficiente, innovativa gestione. Caratterizzate da un continuo miglioramento tecnico e strutturale, offrono alle comunità nelle quali operano standard di prestazioni ottimali. Come sindaci della Città metropolitana di Cagliari e della Rete metropolitana del nord Sardegna, Sanna e Zedda chiedono che la Regione identifichi, nell’ambito della riforma del trasporto pubblico locale, la Città Metropolitana di Cagliari e la Rete Metropolitana del Nord Sardegna quali bacini ottimali di mobilità, in coerenza con i principi ispiratori della legge regionale n.2 del 2016 di riordino del sistema degli Enti locali.
Nella foto: Nicola Sanna e Massimo Zedda
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