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Red 8 dicembre 2017
Mercato del lavoro: dati in miglioramento
«Segnale importante, andiamo avanti così», dichiarano il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l´assessore regionale del Lavoro Virginia Mura


CAGLIARI - Sono più che positivi i dati riguardanti la Sardegna che emergono dalla Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat. Sulla base del Rapporto congiunturale del mercato del lavoro realizzato dall'Ufficio di statistica regionale, le stime ufficiali consolidano il buon andamento registrato in questi mesi (confortato anche dai dati amministrativi dell’Inps) e segnano un quadro complessivamente positivo del mercato del lavoro nell’Isola, anche in riferimento ai buoni segnali rilevati a livello nazionale e nel Mezzogiorno.

«Sono i dati migliori visti sinora e questo ci fa ben sperare, perché significa che la tendenza positiva va consolidandosi anche nel lungo periodo. Una tendenza che coinvolge sia il lavoro che il prodotto interno lordo, stimato in crescita dell'1,3percento nel 2017 - commenta il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru - Diminuiscono significativamente disoccupati e inoccupati, e si registrano 8mila posti di lavoro in più. In questo quadro incoraggiante, il tasso di disoccupazione è al minimo da molti anni: oggi è al 14,6percento, mentre quando abbiamo iniziato a governare noi era molto più alto, al 19percento. Ancora – prosegue Pigliaru - in questo momento il nostro mercato del lavoro registra miglioramenti molto più netti di quelli ottenuti nel resto del Paese. Siamo consapevoli che c'è ancora molto da fare, ma segnali come questo sono importanti, ci dicono che le nostre politiche stanno funzionando, che finalmente stiamo riuscendo a far tornare fiducia, lavoro e crescita. Con la Finanziaria che è appena entrata in aula e che vogliamo approvare prima della fine dell’anno – conclude il governatore dell'Isola - siamo determinati a rafforzare questo processo positivo».

«Ancora una volta abbiamo un riscontro del miglioramento, in questo caso fortemente positivo, che da qualche tempo tutti i report statistici evidenziano - sottolinea l'assessore regionale del Lavoro Virginia Mura - L’Istat mostra come la Sardegna, praticamente in tutte le voci faccia passi avanti: il mercato del lavoro sardo segue la buona tendenza nazionale, ma con differenziali migliori, talvolta doppi, rispetto ai dati italiani, e con un forte stacco rispetto al resto del Mezzogiorno. Accanto alla diminuzione dei disoccupati e all’aumento degli occupati, al buon trend di crescita del lavoro femminile, mi sembra molto importante sottolineare il calo degli inattivi, l’aumento della forza lavoro e del tasso di attività: questi indicatori mostrano anche una rinnovata fiducia dei cittadini non solo verso il mercato del lavoro ma anche nei confronti delle istituzioni, quando dimostrano di funzionare. Un clima che adesso va custodito e alimentato consolidando i miglioramenti e continuando pazientemente a elaborare soluzioni e risposte per il sistema del lavoro sardo».

Aumenta il tasso di attività (da 62,2 a 63,6percento) e la forza lavoro (+1,6percento, da 692,6 a 703,5) cresce più della media nazionale e di quella del Mezzogiorno (entrambe allo 0,9percento), sia per la componente maschile (+1percento) e più marcatamente per quella femminile (+2,3percento). Diminuisce la percentuale degli inattivi -4,6percento (da 412,1 a 393,2). Ed anche in questo caso, Italia e Mezzogiorno si assestano su posizioni inferiori (rispettivamente -2,2 e -2percento). Il tasso di disoccupazione diminuisce dal 15,9 al 14,6percento (passa dal 15,5 al 15percento per gli uomini e dal 16,5 al 14,1percento per le donne), mentre l’occupazione è in aumento del 3,2percento (da 582,2 a 600,9: +1,7percento per la componente maschile e +5,4percento per quella femminile). Il tasso di occupazione passa invece dal 52,1 al 54,1percento (da 60,2 a 61,7percento per gli uomini e da 44 a 46,5percento per le donne).

Il miglioramento generale dell’occupazione vede l’importante risultato della crescita dell’occupazione femminile, in termini percentuali tripla rispetto alla quella maschile. Anche l'occupazione settoriale mostra andamenti tendenzialmente positivi, con il salto del +26,3percento dell’industria in senso stretto (sulla quale ha influito sia l’occupazione maschile +22,5, sia femminile +55,8percento) ed il +17,4percento dell’intero settore industriale. Segue il +9,2percento del commercio, alberghi e ristoranti ed il +6,9percento delle costruzioni. Se si considera poi il contributo di ciascun settore alla crescita dell’occupazione emerge, che il settore commercio, alberghi e ristoranti, con il +2,2percento, e quello dell’industria in senso stretto, con il +2,1percento, sono quelli che forniscono il contribuito maggiore alla crescita tendenziale dell’occupazione.

Nella foto: l'assessore regionale Virginia Mura
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