Questa sera, sotto i riflettori del TsE di Is Mirrionis, Giuseppe Boy, Luigi Lai, Marco Maxia e Stefano Sibiriu, per un ideale viaggio tra le musiche del mondo, con una raffinata e preziosa antologia di «canzoni e poesie di ispirazione vagamente tangenziale» nel terzo appuntamento con la rassegna “Musica al TsE”, nell´ambito del progetto “Teatro senza quartiere/per un quartiere senza teatro”, firmato Teatro del Segno
CAGLIARI - Viaggio tra parole e note, poesie e canzoni con il concerto de I Begli Elementi, in cartellone oggi (venerdì), alle 21, al TsE di Is Mirrionis, in Via Quintino Sella, a Cagliari, per un nuovo appuntamento con la rassegna “Musica al TsE”, incastonata nella Stagione 2017/18 del Teatro del segno, nell'ambito del progetto pluriennale “Teatro senza quartiere/per un quartiere senza teatro”. Sul palco, l'affiatato ensemble formato dall'attore e regista, poeta e performer Giuseppe Boy (voce e chitarra) con i musicisti Luigi Lai (fisarmonica e chitarrone), Marco Maxia (chitarra e voce) e Stefano Sibiriu (percussioni e voce) per un affascinante intreccio fra storie dell'amore perduto e riflessioni sulla società moderna.
Surreali ed ipotetici incontri fra poeti (come Ugo Foscolo e Giuseppe Ungaretti, Pablo Neruda e Fosco Maraini) e cantautori (da Fred Buscaglione a Tom Waits, Enzo Jannacci e Stefano Rosso), tra echi della canzone popolare uruguaiana ed un omaggio ai grandi chansonniers francesi per, «uno spettacolo fra il serio e il faceto» in cui gli artisti “rileggono” celebri melodie e rime e «si spostano tra i sud e i nord del mondo, solleticano letture diverse, amalgamano suoni e parole in maniera originale», dando forma ad inedite alchimie. Una performance divertente e coinvolgente, in cui I Begli Elementi riscoprono il senso del gioco ed il piacere di “fare musica” insieme, lanciandosi in poetiche esplorazioni dei labirinti della mente e del cuore, tra lirici voli e sguardi al presente ed al futuro, inseguendo e sottolineando la musicalità dei versi e la forza evocativa delle note, traendo spunto dalle piccole e grandi tragedie del quotidiano in una folgorante sintesi tra vita ed arte.
L'ironia e soprattutto l'autoironia, la capacità di non prendersi troppo sul serio senza però rinunciare ad un'analisi puntuale e talvolta pungente della realtà, descritta magari con un sonetto o trasfigurata in una ballad, caratterizzano la cifra di un progetto musicale frutto delle diverse e molteplici esperienze dei protagonisti, della loro provenienza e formazione, del confronto diretto o virtuale con alcuni dei grandi maestri che hanno influenzato la cultura occidentale del Novecento, e non solo. Spazio anche a composizioni originali ed alle poesie di giovani autori contemporanei per un itinerario fra i differenti stati d'animo, tra le sfumature della malinconia ed i colori dell'allegria, con semiserie considerazioni sulla civiltà, o inciviltà e sulle relazioni tra i popoli, per un immaginario e vertiginoso giro sulla giostra delle passioni.
Un concerto raffinato, ma anche popolare, che tocca tutti i registri: I Begli Elementi giungono al TsE di Is Mirrionis per «portare un po' di buon umore con le loro canzoni e poesie di ispirazione vagamente tangenziale». “Musica al TsE”, la nuova rassegna organizzata dal Teatro del segno al TsE di Is Mirrionis, proseguirà con una serie di concerti (quasi sempre di venerdì) con protagonisti artisti di varia provenienza (geografica, ma soprattutto musicale), che spaziano attraverso i vari generi e stili, dalla musica classica e contemporanea al rock, dal jazz alla canzone d'autore, all'hip hop.
Nella foto: I Begli elementi
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