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A.S. 23 dicembre 2017
Blue tongue, 9mila capi colpiti: aiuti
Le aziende sede di focolaio, destinatarie delle misure restrittive imposte dall’autorità sanitaria per il controllo della malattia, hanno dovuto sostenere un aggravio di costi conseguenti proprio all’applicazione di tali provvedimenti


CAGLIARI - Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato l’incremento di risorse destinato a fronteggiare i danni causati nel 2017 dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) che raggiungono i 4milioni 771mila 250,11euro. Il primo stanziamento licenziato con legge del Consiglio regionale lo scorso 27 settembre ammontava a 2,5milioni. Alla luce della recrudescenza epidemica, tutt’ora in corso, seguita al primo stanziamento di risorse, l’Esecutivo ha ritenuto opportuno aumentare la disponibilità dei fondi. Nonostante le azioni di contrasto all’insorgenza della malattia, in cui alla vaccinazione per i diversi sierotipi circolanti si associa la profilassi diretta al controllo dell’insetto vettore, a partire dallo scorso mese di agosto si è assistito a una nuova diffusione della lingua blu in diversi territori dell’Isola.

I dati. Al 18 dicembre 2017, secondo i dati dell’Assessorato della Sanità, i capi morti erano 29mila 302, mentre le aziende sede di focolaio erano circa 2500, con 824mila 630 animali presenti, ma non per forza tutti malati. Le aziende sede di focolaio, destinatarie delle misure restrittive imposte dall’autorità sanitaria per il controllo della malattia, hanno dovuto sostenere un aggravio di costi conseguenti proprio all’applicazione di tali provvedimenti. Le restrizioni alla movimentazione degli animali hanno determinato un aggravio di costi alimentari connessi con l’impossibilità di spostare gli animali verso le superfici a pascolo dell’azienda. Gli imprenditori hanno dovuto inoltre sostenere ulteriori spese per l’acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti per limitare la circolazione degli insetti vettore all’interno degli ambienti di ricovero. Per questi costi sono stati stanziati 5euro per ogni capo adulto presente in azienda all’apertura del focolaio.

L’intervento è concesso a condizione che le aziende abbiano applicato tutte le misure imposte per impedire la diffusione della malattia e che, in particolare, abbiano atteso agli obblighi di vaccinazione disposti dalla normativa regionale per tutti i capi presenti. Gli aiuti sono erogati direttamente dai Comuni interessati dall’epidemia, ai quali saranno presentate le istanze di aiuto da parte delle aziende. Sempre i Comuni provvedono inoltre all’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’erogazione e alla liquidazione delle risorse trasferite dall’Assessorato dell’Agricoltura. La febbre catarrale degli ovini, più comunemente conosciuta come “Blue tongue” o lingua blu, è una malattia infettiva dei ruminanti, non contagiosa, trasmessa da insetti vettori.
Commenti
16:24
Una buona notizia che arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso, diga che aveva superato il limite di guardia, con il conseguente spreco della preziosa risorsa


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